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Voti e mafia, Del Prete e quelle telefonate con Zicchieri e Visari

Voti e mafia, Del Prete e quelle telefonate con Zicchieri e Visari

Latina – Le telefonate con Francesco Zicchieri e Mauro Visari testimoniano che l’interesse dell’imprenditore era dettato dalla necessità di avere buone relazioni con le amministrazioni comunali

Alessandro Panigutti

16/07/2021 16:00

Intercettato tra maggio e giugno 2016 nell’ambito dell’inchiesta Touchdown mentre dialoga in un contesto corruttivo con alcuni esponenti dell’amministrazione comunale di Cisterna, l’imprenditore Raffaele Del Prete viene ascoltato in diverse circostanze mentre parla con Riccardo Agostino e con Emanuele Forzan per organizzare il sostegno elettorale al candidato consigliere comunale di Latina Matteo Adinolfi, capolista di «Noi con Salvini».
Da questa circostanza i magistrati della Dda traggono la convinzione che la finalità inseguita da Del Prete, sia che tratti con amministratori sia che prenda accordi con Riccardo Agostino per l’acquisto di voti, era quella di ottenere commesse di appalto relative alla gestione dei rifiuti nei comuni della provincia di Latina. «Non solo vi è una analogia di condotta illecita – scrive il Gip Bernadette Nicotra nell’ordinanza di custodia per Del Prete – ma il movente alla base dei reati consumati è il medesimo, ossia lucrare ingiusti vantaggi per le proprie aziende nel settore dei rifiuti con la corruzione di pubblici amministratori e acquistando voti dal clan Di Silvio utili a eleggere rappresentanti in seno al consiglio comunale che avrebbero potuto condizionare le scelte della futura amministrazione in ordine agli appalti nel settore dei rifiuti».
Il 29 giugno 2016, ad elezioni già avvenute nel Comune di Latina, Del Prete viene intercettato mentre dialoga con un amico imprenditore anche lui impegnato nel settore dei rifiuti, Francesco Saverio Colucci.
Riferendosi al nuovo sindaco di Latina, Colucci si esprime così: «Lui (Coletta, ndr) oggi sta cercando attività e persone e personaggi di cui fidarsi, quindi ci devi andare… e non pensare che Coletta è proprio un imbecille». E Del Prete replica: «No, no. Anzi. Sa quello che vuole. Vuole fare il presidente della Provincia mi hanno detto, c’ha bisogno di fare l’asse con noi, quello vuole fare….»
Il filo dell’interesse di Raffaele Del Prete per le attività connesse alla gestione dei rifiuti nel Comune di Latina si riannoda qualche giorno dopo, il 4 luglio 2016, mentre l’imprenditore è al telefono con Mauro Visari, esponente del Partito democratico di cui più avanti diventerà Presidente.
«Mauro Visari informa Del Prete, riferendosi evidentemente a discorsi già affrontati – si legge nell’ordinanza – che all’ambiente (assessorato) era stato nominato un suo amico fraterno, Roberto Lessio, con il quale il primo chiedeva di parlare».
Segue poi il testo di una telefonata intercettata tra Visari e Del Prete, nel corso della quale l’imprenditore chiede all’amico del Pd: «Senti, ma quello lì nominato all’ambiente era quello che dicevi tu?». E Visari risponde: «Eh no, è anche addirittura di più. E’ Roberto Lessio».
Del Prete: «Ma lo conosci?»
Visari: «Assolutamente sì, è proprio siamo proprio amici fraterni».
Del Prete: «Wow»
Visari: «Sono più amico con lui di quello eee… che ti dicevo».
Del Prete: «Eh allora….»
Visari: Sono, sono dello stesso gruppo, quindi…».
Dello stesso tenore le conversazioni tra Del Prete e Francesco Zicchieri, intercettata in quegli stessi giorni. I due parlano di Terracina e l’imprenditore riprende Zicchieri, eletto in consiglio comunale, per non essere riuscito a ottenere la delega all’ambiente, ma soltanto quella dei rifiuti.
Del Prete: «Francé, ma la delega all’ambiente ce l’ha una donna non ce l’hai tu».
Zicchieri: «Sì ce l’ha una donna».
Del Prete: «E perché l’ambiente non te l’ha dato a te? Francé, non ti ha dato proprio un c…. questo».
Zicchieri: «I rifiuti li dà a me»
Del Prete: «Ma che c… ce l’hai a fare la delega ai rifiuti, ma che ce l’hai a fare, o c’hai l’ambiente tutto o basta».
Zicchieri: «Perché i rifiuti dici che non è buona?»
Del Prete: «Ma a che ce… che serve, a che te serve?»

fonte:https://www.latinaoggi.eu/