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Vincenti e perdenti, casertani e napoletani, tutti insieme appassionatamente. Finora!

“PERDENTI” E “VINCENTI”, TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE. FINO A QUANDO?

E’ sicuramente una situazione anomala che non potrà durare all’infinito.

Nessuno sembra rendersene conto, a parte qualche singolo addetto ai lavori.

Qualche, non tutti.

Gli altri, i più, coloro che addirittura negano l’esistenza del fenomeno – o, quanto meno, così dicono – non si domandano quanto ancora possa andare avanti una situazione che vede un sovraffollamento di clan nel sud pontino.

Ci stanno tutti, casalesi in prima fila e, via via, tutti quanti gli altri.

Carnefici e vittime, gente che oltre il Garigliano si è massacrata a vicenda.

Coloro che sono scappati e coloro che li hanno inseguiti fino alle sponde del Garigliano continuando a massacrarli appena qualcuno di questi ultimi ha ritentato di oltrepassarne la riva.

Quello che stupisce è il fatto che nessuno si affretti ad adottare i provvedimenti conseguenti.

Oggi leggiamo, finalmente, che qualcuno, nella vicina Sperlonga fino ad ieri definita una sorta di “oasi” indenne da inquietanti presenze mafiose, comincia a parlare di… ”infiltrazioni” (stiamo ancora alle… “infiltrazioni”!!!) e di necessità di denunciare nomi e cognomi.

Nomi e cognomi, dice questo signore, come se già alcuni non fossero noti, pur essendocene tanti altri da individuare.

Anche a noi dicevano, sfidandoci. “Fate nomi e cognomi”.

Come se le concessioni edilizie le rilasciassimo noi, come se noi avessimo gli strumenti – vigili urbani e quanti altri – a disposizione per verificare cambiamenti di destinazione d’uso, passaggi di proprietà, assegnazione di appalti e quant’altro.

Forse lo facevano per segnalarci, per farci sovresporre, per dire ”eccoli”…

Un messaggio preciso.

Si vergognino.

Glielo abbiamo detto in faccia, nella pubblica piazza durante la grande manifestazione antimafia a Fondi e glielo ripetiamo ancora una volta: si vergognino.

Si vergognino, perché allorquando dovessero riprendere nel sud pontino le sparatorie e ci dovessero scappare i morti, la responsabilità, almeno oggettiva, sarebbe proprio di tutti gli irresponsabili che hanno negato, minimizzato, coperto, non fatto alcunché per mettere fine ad una deriva che ci sta portando allo scontro cruento, a scenari di sangue.

Non vogliamo apparire profeti di sventure, ma chi fa antimafia deve essere in grado di “leggere” le situazioni e, possibilmente, di prevederne gli sviluppi.

In bene ed in male.

Noi “leggiamo” così la situazione nel sud pontino, dal Garigliano fino a Terracina.

C’è troppa gente che si affolla su questo territorio ormai economicamente super… accessoriato.

Vincenti e perdenti, casalesi e non, napoletani e casertani, gli uni al fianco degli altri, in pace, finora.

Finora…

Perché non è difficile prevedere che prima o poi i tappi salteranno…