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Viaggio criminale nel futuro

La Repubblica, Martedì 18 Aprile 2017

 

Viaggio criminale nel futuro

di Guido Ruotolo

 

Ostia è un viaggio a ritroso nel tempo. Per chi ha raccontato, vissuto stagioni terribili di guerre sanguinarie, di tentativi di golpe cruenti di una mafia che aveva manie di grandezza, Ostia oggi ricorda un pezzo di quella storia trapiantata a pochi chilometri dal Colosseo.
È strana, Ostia. Quartiere di periferia e nello stesso tempo centro nevralgico di una mafia che è cresciuta nel tempo. Che ha osato insinuarsi nella economia reale della città, l’industria balneare, nelle istituzioni, la municipalità, potendosi presentare con i suoi mille volti di imprenditori e trafficanti, di spacciatori e usurai.
Insediamenti antichi, presenze invisibili fino a una manciata di anni fa. La malacarne è sbarcata ad Ostia mezzo secolo fa. Una miscela di mafia antica e camorra moderna. Manessuno se ne è accorto. Spada, Triassi, Fasciani, Senese e Cuntrera. Mix di nomi pesanti e di clan che hanno fatto la storia criminale.
Ostia è un viaggio nel passato che parla del futuro criminale. Sembra un paradosso. Quello che ha raccontato anche l’inchiesta della procura di Roma di Giuseppe Pignatone è che la modernità criminale affonda le sue radici in un passato consegnato alla storia.
Se ci ostinassimo a scrutare quello che si muove a Corleone, a cogliere i respiri dell’Aspromonte o i battiti di Gomorra  saremmo fuori strada perché dobbiamo capovolgere lo Stivale criminale, rivoltarlo come un calzino, cambiarne le coordinate geografiche.
Ostia ci aiuta a capire questa profonda trasformazione delle mafie di casa nostra. Le radici sono sempre quelle dove sono nati i fondatori di Cosa nostra, della Ndrangheta o della camorra ma oggi il “sistema”, le “‘ndrine”, le ‘famiglie” hanno conquistato nuove praterie, territori, settori di espansione. Sarebbe importante che i riflettori si accendessero sempre di più a Milano, Bologna, Torino, Genova. Ostia appunto.

fonte:http://mafie.blogautore.repubblica.it/