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“Ventotene isolata, da tutti”. Hanno deciso di scavare nell’isola un tunnel. Con il diffuso abusivismo edilizio, è questo un altro colpo mortale all’isola

La giunta Assenso, approvando la follia del tunnel, si sta scavando le fossa
anche politicamente

Ventotene: Sappiamo bene quanto in Italia la valorizzazione delle risorse
naturali e delle bellezze paesaggistiche non rientri tra le priorità degli
amministratori, più impegnati a deturpare il territorio con mega opere,
inutili
quanto costose. Naturalmente il Lazio non fa eccezione ed è notizia di
queste
ore l’approvazione di un incredibile progetto riguardante la splendida isola
di
Ventotene, in provincia di Latina. L’isola, posta a metà della rotta che
unisce
Ponza a Ischia, è la più piccola isola abitata dell’arcipelago delle isole
ponziane e, con il suo 1,54 km2 di territorio, rappresenta il comune più
piccolo dell’Italia centrale.

Per le sue caratteristiche ambientali e floro-faunistiche Ventotene, insieme
alla limitrofa e più piccola Santo Stefano, è interessata dalla presenza di
un’Area marina protetta e di una Riserva naturale statale, nonché da un’area
Zps (Zona a protezione speciale) e da un Sic (Sito di importanza
comunitaria).
In tale contesto, giovedì scorso il Consiglio Comunale di Ventotene ha
approvato il progetto per la realizzazione di un tunnel, dal costo di 6
milioni
di euro, da scavare nel tufo, per far arrivare automobili e camion dal Porto
Nuovo, dove sbarcano i traghetti, fino al centro del paese, allo scopo
(dicono
loro) di «ridurre il traffico e tutelare il porto romano, dove attualmente
transitano le auto».

L’incredibile proposta ha subito sollevato le proteste di numerosi abitanti
dell’isola e degli ambientalisti, preoccupati per l’altissimo impatto
ambientale che potrà avere una simile opera su un territorio dalle
dimensioni
estremamente limitate, già aggredito da un diffuso abusivismo edilizio e
dalle
caratteristiche geologiche molto particolari, basti ricordare che l’isola è
stata recentemente teatro di una tragedia provocata da una frana che ha
causato
la morte di due giovani studentesse ed a seguito della quale buona parte del
territorio isolano, compresi i luoghi turistici più importanti, sono
tutt’ora
interdetti al pubblico.

Per non parlare dell’impatto che tale intervento, atto a favorire
ulteriormente le automobili, potrà avere sulla principale risorsa economica
dell’isola, rappresentata da quel turismo che, in tutto il mondo, è alla
ricerca di ambienti incontaminati e che preferirebbe quindi poter vivere
Ventotene in maniera ecologica e non assediata da traffico e trafori. A tal
proposito il Capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio Angelo Bonelli ha
presentato un’interrogazione rivolta al presidente della Giunta Regionale,
all’assessore all’Ambiente ed allo Sviluppo sostenibile ed all’assessore
alle
Politiche del Territorio ed all’Urbanistica chiedendo un loro intervento per
verificare la legittimità del progetto, alla luce delle norme e dei vincoli
di
tutela ambientale e paesistica vigenti a salvaguardia dell’isola, nonché la
reale utilità dello stesso, considerata la limitata superficie e la
fragilità
territoriale dell’area.

Si riuscirà ad evitare l’ennesimo Requiem per una delle più belle isole del
Mediterraneo?

dal quotidiano Terra