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Valeria Grasso e l’immobile occupato: “Caso complesso, ma le presenteremo il conto”

Riccardo Campolo e Rosaura Bonfardino

11 luglio 2023 18:30

Le parole del direttore dell’Agenzia dei Beni confiscati, Bruno Corda, a margine di un incontro in Prefettura insieme al sottosegretario dell’Interno Wanda Ferro per fare il punto sugli immobili ancora da assegnare. Restano ancora diversi i punti da chiarire, sullo sgombero l’Agenzia prende tempo

“Si tratta di un caso complesso, ma una cosa è certa: le presenteremo il conto”. Queste le parole del prefetto Bruno Corda, direttore dell’Agenzia dei Beni confiscati, sul caso di Valeria Grasso e l’immobile di via Dominici occupato abusivamente sul quale pende un’ordinanza di sgombero. Ci è voluto un mese e mezzo, ma alla fine delle (mezze) risposte sono state date. E non certo perché l’Agenzia dei beni confiscati abbia deciso di replicare alle domande che PalermoToday aveva posto per iscritto dopo il caso sollevato lo scorso 27 maggio, ma perché Corda ha partecipato insieme al sottosegretario dell’Interno Wanda Ferro a un incontro in Prefettura per fare il punto sugli immobili ancora da assegnare in provincia di Palermo.

Un’occasione per provare a sentire l’unica campana che ancora manca. E il prefetto Corda ha risposto pesando con attenzione le parole: “Lavoriamo con attenzione e facciamo gli interessi dello Stato e non di qualcuno nello specifico”. Poi ha aggiunto: “Il calcolo (sui canoni di locazione, ndr) lo abbiamo fatto in ragione dei dati in nostro possesso e non certo su quelli dell’ultimo mese. Non si può dire che sia un problema di scarsa trasparenza. Abbiamo fatto il nostro lavoro e fatto un conteggio per chiedere quanto dovuto per il periodo di utilizzo. Mi farebbe piacere riuscire a dare una risposta risolutiva, ma non si possono dare soluzioni semplici a situazioni complesse”. Sull’eventualità di uno sgombero quindi il Prefetto resta cauto preferendo non rispondere in maniera esaustiva. E sulla mancata denuncia sull’occupazione aggiunge: “I beni che appartengono allo Stato hanno la caretteristica di non aver bisogno della denuncia/querela di parte, ma si procede d’ufficio. Sono le forze di polizia, che vengono richiamate all’attenzione sul posto, che agiscono per conto proprio. Non abbiamo necessità di fare denuncia, non lo facciamo mai”.

Il caso dell’occupazione abusiva dell’immobile di via Matteo Dominici, a San Lorenzo, è emerso dopo i tentativi andati a vuoto fatti dall’imprenditore Domenico D’Agati – anche lui testimone di giustizia – che voleva recuperare i soldi della ristrutturazione di quella che avrebbe dovuto essere la sede dell’associazione “Legalità e libertà” ma di fatto trasformata in un’attività di lucro: una palestra gestita dal figlio della “imprenditrice antimafia”. A commissionarli era stata proprio Valeria Grasso, testimone di giustizia assunta dalla Regione e poi “comandata” al ministero della Salute. Al suo diniego sul pagamento, l’imprenditore si è rivolto all’Agenzia scoprendo che “il bene non era stato assegnato e che i lavori non erano stati autorizzati”. D’Agati, dopo aver coinvolto i vari attori istituzionali, ha anche depositato due esposti – uno per la Procura e uno per la Corte dei Conti – per segnalare alcune presunte anomalie sull’iter di assegnazione che però, da quel che risulta, non sarebbe mai stato neanche avviato.

Fonte:https://www.palermotoday.it/cronaca/occupazione-abusiva-valeria-grasso-replica-agenzia-beni-confiscati.html