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Un’intera famiglia dei Testimoni di Giustizia  Grasso-Franzè allocata dal Servizio Centrale Protezione

.Un’intera famiglia dei Testimoni di Giustizia  Grasso-Franzè allocata dal Servizio Centrale Protezione del Ministero dell’Interno in una sola stanza di pochi metri all’interno di un  complesso prima adibito a granaio,al freddo e senza riscaldamento. Ecco come il governo tratta  i Testimoni di Giustizia. Proteste dell’Associazione Caponnetto e dal 24 novembre sit in  pacifico ad oltranza davanti al Viminale

 

 

 

 

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Associazione Nazionale  per la lotta contro le illegalità e le mafie

“Antonino Caponnetto”

“Altro” ed “Alto”

 

www.comitato-antimafia-lt.org                                 info@comitato-antimafia-lt.org

ass.caponnetto@pec.it

 

Tel. 3470515527

 

 

Roma,13.11.2017

 

 

Ministro Interno

On.Marco Minniti

ROMA

 

 

Sottosegretario Interno

Sen.Domenico Manzione

ROMA

 

 

Pres.Comm.Parl.Antimafia

On.Rosy Bindi

ROMA

 

 

 

OGGETTO:Testimoni di Giustizia

Coniugi Giuseppe Grasso-Francesca Franzè

 

 

 

 

Signor Ministro,

ancora una volta ci vediamo costretti ad intervenire per le  disastrose ed indecorose condizioni nelle quali sono stati costretti a vivere  i Testimoni di Giustizia all’oggetto nominati e la loro famiglia a causa di un comportamento ingiustificabile ed intollerabile del personale del Servizio Centrale Protezione del suo Ministero.

Condizioni che sono state constatate anche dagli agenti e funzionari del Commissariato della Polizia di Stato competente intervenuti sul posto.

4 persone adulte sono costrette a vivere in una sola stanza di pochi metri facente parte di un complesso  prima utilizzato come granaio,al freddo e senza riscaldamento.

La Signora Franzè é,peraltro,affetta da serie patologie che si stanno irrimediabilmente aggravando a causa delle condizioni disumane nelle quali vivono lei ed i suoi familiari.

Il predetto Servizio é da tempo informato di tutto ma tarda,malgrado le promesse  fatte ai predetti di spostarli in un appartamento idoneo,ad adottare gli interventi conseguenti.

Un comportamento davvero intollerabile e vergognoso che non può non essere che denunciato   e censurato fermamente dalla scrivente  segreteria.

Ci  spiace comunicarle,vista la perdurante insensibilità manifestata dai dirigenti e dal personale del predetto Servizio,che ,se entro 10 giorni a far data  da oggi la famiglia Frasso-Dranze’ non verrà sistemata in altro più idoneo appartamento, essa,accompagnata dal Segretario nazionale della scrivente Associazione ,verra’ a manifestare pacificamente e ad oltranza davanti al Ministero da lei presieduto.

Distinti saluti

IL SEGRETARIO NAZIONALE

Dr.Elvio Di Cesare