Lotta alle infiltrazioni malavitose. Ma le imprese edili nicchiano
FROSINONE Un appello a enti pubblici e imprese per combattere in provincia di Frosinone le infiltrazioni della criminalità nei cantieri edili.
A lanciarlo è la Prefettura di Frosinone. È stato ricordato che ci sono gli strumenti per garantire maggiore trasparenza nei cantieri edili del territorio: informazioni antimafia sulle imprese che si aggiudicano appalti o subappalti, il controllo dei cantieri da parte delle forze di polizia, la verifica delle condizioni di sicurezza, la tracciabilità dei flussi finanziari e dei pagamenti, o anche la verifica che le imprese versino i contributi ai lavoratori. La Prefettura vuole sottolineare come tutti questi elementi siano già stati evidenziati attraverso una proposta di «Protocollo di legalità», elaborata proprio dagli uffici del palazzo del governo e che è applicabile a tutti gli appalti pubblici. La nota dolente è che solo pochi Comuni abbiano manifestato il proprio interesse a sottoscrivere questo protocollo. Ne esiste un altro siglato tra il ministro Roberto Maroni e la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia per incrementare i meccanismi di contrasto alla criminalità organizzata anche nell’edilizia privata. Altra nota dolente: in provincia di Frosinone non ci sono notizie di eventuali adesioni da parte di imprese del territorio, come si legge nella nota della Prefettura. Sono queste le motivazioni che hanno spinto il palazzo del governo a lanciare questo appello: gli uffici si dicono poi disponibili a ricevere eventuali nuove indicazioni e proposte per elevare i livelli di contrasto all’illegalità, auspicando anche ìche le recenti operazioni di polizia su alcune aziende edili nel Cassinate possano indurre gli enti locali e le imprese a una maggiore condivisione dei «Protocolli di legalità».
Lorenza Di Brango
(Tratto da Il Tempo – Frosinone)
