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Una risposta al Sottosegretario all’Interno Mantovano sul “caso Cutrò”

Non è solamente una questione risarcitoria quella di Ignazio Cutrò, caro Sottosegretario.

Ignazio Cutrò è un imprenditore che ci tiene a tutelare la sua dignità e lo sta dimostrando, insieme alla sua collega Valeria Grasso, con la manifestazione odierna davanti al Viminale.

Egli vuole lavorare, come ha fatto sempre nella sua vita.

Cosa che lo Stato, questo Stato, non gli consente di fare.

La Prefettura di Agrigento e gli altri presidii siciliani dello Stato non stanno facendo alcunché per fargli conferire commesse pubbliche, dopo che i privati, intimiditi da Cosa nostra, non gli affidano più un lavoro.

Mentre le banche e gli enti previdenziali, pur essendo la sua azienda inattiva, lo stanno massacrando.

Lo Stato dovrebbe vergognarsi per questi comportamenti nei confronti di chi mette a repentaglio la propria vita per combattere contro le mafie!