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Una richiesta dell’Associazione Caponnetto alla Questura ed ai Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Latina di costituire una task force per verificare la trasparenza di tutti gli appalti e subappalti pubblici e privati e non solo in materia edilizia a Formia e Gaeta definite da Carmine Schiavone “ provincia di Casale”

Leggendo l’elenco delle imprese che hanno lavorato e stanno lavorando a Gaeta e Formia per conto dei rispettivi comuni non rileviamo la presenza di imprese locali.
Per lo più si tratta di imprese provenienti da Napoli, Casandrino, Frignano ed altri comuni campani.
Sicuramente si tratta di imprese tutte “pulite” in quanto avranno fornito alle due amministrazioni le rispettive certificazioni antimafia.
D’altra parte, in un regime di libera concorrenza e circolazione, non si possono sollevare obiezioni circa la legittimità delle gare di appalto e la provenienza geografica delle imprese.
Detto questo, ci sembra, però, alquanto sorprendente il fatto che le imprese locali risultino tutte o quasi escluse dall’elenco di quelle che hanno vinto o vincono le gare.
Tutti imprenditori, quelli locali, asini?
Tutti non nelle condizioni di presentare offerte e condizioni più vantaggiose di quelle dei loro concorrenti campani?
Può darsi che sia proprio così e certamente solamente la Guardia di Finanza, con un controllo serrato e meticoloso su tutto il settore degli appalti e dei subappalti nel settore edilizio sia a Gaeta che a Formia, può dare una risposta agli interrogativi di cui sopra.
Come pure le Fiamme Gialle dovrebbero dare un’occhiata a tutto il settore delle concessioni edilizie, dei condoni edilizi, delle dia, delle autorizzazioni commerciali e delle residenze di
soggetti provenienti dai comuni campani storicamente controllati dalla camorra.
Un monitoraggio, insomma, radicale resosi ancor più necessario rispetto al passato soprattutto dopo le dichiarazioni di Carmine Schiavone che ha definito i territori di Formia e di Gaeta quali appartenenti alla “provincia di Casale”.
Lo stesso invito lo rivolgiamo alla Questura ed al Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina perché diano impulso ai rispettivi comandi e commissariati territoriali perché intervengano per quanto di loro competenza, dopo aver costituito una sorta di task force con una cabina di regia fra tutte le forze di polizia.
Non si possono e si debbono far cadere nel vuoto e senza muovere una paglia le affermazioni di un collaboratore di giustizia che la DNA e la DDA di Napoli hanno dichiarato attendibilissimo.
Ci ritorneremo, con la speranza di vedere al più presto tutte le forze dell’ordine locali impegnate a dare risposte adeguate alle tante domande che ognuno di noi si fa dopo soprattutto quelle dichiarazioni.
Intanto invitiamo i cittadini di Formia e di Gaeta a farci pervenire, anche in forma anonima, tutte quelle segnalazioni che possano rivelarsi utili a capire come effettivamente sta la situazione.