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Una nota del neo Sindaco di Pastena sui primi risultatio di un’amministrazione operosa che lavora per il bene comune e contro le mafie

Un consiglio comunale vivo e partecipato, caratterizzato dalla presenza di tanti cittadini che chiedono a gran voce di sapere come sono le condizioni del nostro paese.

Poteva sembrare una riunione sotto tono, le nomine agli enti intercomunali , atti formali, passaggi dovuti dove senza colpo ferire sia la maggioranza che la minoranza possono legittimamente eleggere i propri rappresentati.

L’unione dei comuni , antica terra del lavoro, l’associazione intercomunale valle del liri, la sedicesima comunità montana, piccole realtà associativa con pochi soldi in bilancio e pochi progetti nei cassetti,  piccole realtà dove tuttavia occorre una presenza competente, leale e trasparente.

Ciò che conta in effetti è il convincimento che tutte queste sovrastrutture comunali non devono trasformarsi in carrozzoni politici capaci solo di creare poltrone e assessorati con piccole clientele tese a rimpinguare l’elettorato di qualche presuntuoso amministratore locale, perchè la politica, a tutti i livelli deve servire la comunità e non servire per fare gli interessi personali.

Questa è la premessa essenziale, il punto di partenza per giustificare la moltiplicazione degli enti istituzionali che altrimenti diverrebbero inutili e costosi orpelli posti sulle spalle dei cittadini e  con i tentacoli pronti,  loro malgrado, a svuotarne le  tasche.

Questo è stato l’invito ai rappresentati del consiglio, questa l’aspettativa della gente, questa una regola della buona politica.

Strada facendo abbiamo tuttavia accennato ai passi in avanti che questa amministrazione in appena un mese è riuscita a compiere e in alcuni casi al percorso che ha appena iniziato.

Intanto il 22 ci sarà il primo sopralluogo sui terreni trasportati dai cantieri della tav, è bastata  una semplice ordinanza che consentirà , a costi zero per il Comune, di accertare se esistono sostanze inquinanti pericolose per l’ambiente e per la salute dei cittadini.

Dopo anni trascorsi a sollecitare inutilmente le autorità sorde e distratte e dopo aver subito  illazioni, insulti e minacce è bastata una semplice ordinanza, un piccolo atto formale che spianerà la strada alla verità.

Pillole di informazione mentre il dibattito si animava attorno alla problematica del consorzio delle Grotte dove esiste un commissario regionale con un mandato a tempo che ha il compito di convocare l’assemblea dei rappresentati dei comuni di Pastena e Collepardo  e dell’Amministrazione Provinciale .

Un vecchio regolamento della legge istitutiva del Consorzio, superato nei fatti da nuove norme e nuovi statuti  che tuttavia non sono operativi , un guazzabuglio legislativo, norme, codicilli e cavilli burocratici che di fatto espropriano gli amministratori da un dovere civico ineludibile rappresentato dalla responsabilità della gestione del consorzio.

Abbiamo buttato un sasso nello stagno per far capire che le Grotte rappresentano una risorsa importante per il  paese  e sono un elemento  fondamentale per la sua economia e pertanto è essenziale che nessuno gestisca il consorzio senza che il Comune ne sappia nulla e senza la partecipazione dei cittadini.

E’ la democrazia che deve avere la supremazia sugli interessi personali, questa battaglia è per far vincere la democrazia e applicare anche al consorzio le regole della trasparenza e della libera informazione.

Ma oltre al ripristino dei principi democratici e al rispetto delle regole, una “riappropriazione popolare” del consorzio è importante perché sono in atto significative iniziative tese a sviluppare un sito archeologico e un nuovo sito speleologico che potrebbero rafforzare nell’immediato futuro  l’offerta turistica del nostro paese con inaspettati vantaggi per l’intero settore economico.

La minoranza ha mostrato opinioni diverse ma deve  convincersi che la  situazione attuale è insostenibile e che bisogna superare il commissariamento del consorzio delle Grotte di Pastena e Colle pardo,  non importa con quale statuto o decreto legislativo , l’importante è avere una rappresentanza istituzionale espressione democratica del voto popolare.

Un bel consiglio che alla fine ha votato all’unanimità il patto di legalità con la Prefettura di Frosinone, ovvero un atto che consentirà all’amministrazione comunale di controllare tutti i flussi di denaro che gireranno attorno agli appalti e sarà forse più facile il controllo del paludoso settore dei lavori pubblici.

Qui infatti si annidano e nascondono gli interessi delle mafie, in questo settore bisogna vigilare perché le risorse pubbliche non siano inutilmente sperperate ai danni della collettività.

Abbiamo raccontato la vicenda dell’impianto della pubblica illuminazione realizzato nel 2006 con stratosferiche richieste di indennizzo, vorremmo che qualcuno ci dicesse chi è stato il responsabile di questa inverosimile vicenda che rischia di dare il colpo di grazia alle casse del comune.

Settecentotremila euro richiesti per il risarcimento non sono uno scherzo , ma fintanto che sarò sindaco dalle casse del comune non uscirà un centesimo per un brutto affare che rischia di essere pagato , come sempre, dagli incolpevoli cittadini.

Non sarà una storia di mafia ma è certo una storia di cattiva gestione degli appalti pubblici.

Storie di ordinaria follia come quella riguardante la scuola dell’infanzia “Madonna del latte”.

E’ già discutibile che siano stai spesi circa un milione di euro per una scuola materna , ma è intollerabile che ci vengano consegnate delle opere, con relativi conti da pagare, mentre dal soffitto e dalle vetrate durante i giorni di pioggia entra regolarmente dell’acqua che va ad allagare i locali.

Non parliamo delle case popolari, lì la passata amministrazione non c’entra nulla, ma a pochi anni di distanza c’è un muro di sostegno pericolante, pavimentazione sconnessa, infiltrazioni di acqua, cornicioni a pezzi, mentre  il comune cittadino non sa con chi prendersela  e  nessuno sarà in grado di rintracciare i responsabili di questi atti di pirateria pubblica. E’ dura… speriamo di far bene e di non dimenticare che siamo sul Comune per servire il paese e la gente di Pastena.

Pastena 21.06.2011
Dott. Gnesi Arturo