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Un regalo alla mafia

50 poliziotti palermitani sono in “trasferta” a Lampedusa, così il racket delle estorsioni riprende fiato e rilancia la strategia intimidatora. La denuncia del Silp Cgil

“La ripresa a Palermo delle intimidazioni legate al racket delle estorsioni è accompagnata da una minore presenza di forze dell’ordine nel territorio. Sono 50 infatti i poliziotti inviati da 20 giorni a Lampedusa dal solo capoluogo siciliano”. Lo rendono noto Matteo Spatola, segretario regionale siciliamo del Silp Cgil, sindacato dei lavoratori della polizia, e Francesco Cantafia, responsabile del dipartimento sicurezza della Cgil Sicilia.

”In un delicato momento di recrudescenza in Sicilia della
criminalità organizzata – dicono Spatola e Cantafia – il governo
inopinatamente sceglie di sottrarre uomini al controllo del
territorio. A Lampedusa sono stati inviati dalla Sicilia infatti 400
tra poliziotti, carabinieri e finanzieri, a spese ovviamente dei
contribuenti”.

I due esponenti sindacali chiedono ”perché non sia stata fatta la scelta di distribuire gli immigrati in tutti i centri presenti sul
territorio nazionale, invece di gravare solo su Lampedusa e
sull’assetto delle forze dell’ordine in Sicilia”.

”La ripresa delle attività criminali nelle città siciliane –
aggiungono – mostra peraltro tutti i limiti dell’operazione invio
dell’esercito per la sicurezza che il Governo fece tra i primi suoi
atti; un’operazione che, si disse, serviva anche a liberare le forze dell’ordine dai compiti di vigilanza per utilizzarle sul territorio.

L’invio di uomini a Lampedusa – concludono Spatola e Cantafia – contraddice queste dichiarazioni e la criminalità sembra proprio che ne voglia approfittare”.

(tratto da www.aprileonline.info)