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Un plauso agli amici che lo fanno da tempo,uno stimolo a quelli che ancora non lo fanno a farlo

“Dalla retorica alla denuncia” abbiamo titolato una nostra pagina facebook.
La sottolineatura di un’esigenza ,se si vuole fare seriamente la lotta alle mafie.
Gli slogan,gli appelli,i racconti di quanto é già avvenuto servono a poco.
Bisogna PREVENIRE i fatti,non limitarsi a raccontarli quando  sono  essi sono avvenuti.
Un ruolo attivo ,non passivo e da spettatore.
C’é tanta gente che si riempie la bocca di parole come Legalità.Giustizia,lotta alle mafie e nomina Falcone,Borsellino ad ogni pié sospinto senza nemmeno sapere quello che  essi  dicevano. e facevano.
La gente deve smetterla di pensare che tutto il peso della lotta alle mafie debba continuare ad essere accollato sulle sole spalle dei magistrati e delle forze dell’ordine.
Lo sosteneva con forza Paolo Borsellino e diventa sempre più un’esigenza –   con l’aumento della corruzione del Paese e con le conseguenti defaillance che si registrano sempre di più negli apparati dello stato al punto che ormai si parla apertamente dell’esistenza di due stati,lo Stato-Stato e lo stato-mafia –   che i cittadini perbene  comincino ad assumere un ruolo attivo nella lotta alle mafie,soprattutto a quelle che si annidano nei partiti e nello stato.
Bisogna impegnarsi perché lo Stato-Stato,il vero Stato,quello nato con l’abbattimento della dittatura, prevalga sullo stato.mafia e ritorni ad essere l’unico Stato.
La cosiddetta “antimafia” del giorno dopo,quella delle cose già avvenute e delle situazioni consolidate,per non parlare di quella degli affari,del business,dei pennacchi e delle carriere,come quella degli spettacoli e delle scorte,,non serve a niente.Anzi,é quella che più danneggia la vera antimafia,che é quella della discrezione,della riservatezza,del lavoro certosino e non finalizzato a perseguire interessi personali   ,economici o politici che siano,,alla ricerca continua del mafioso,sia esso  l’analfabeta ed il violento o  il generale o il magistrato infedeli,il politico corrotto,il professionista sporco,per denunciarli e farli neutralizzare .
La vera antimafia si fa con le visure camerali delle imprese ,con le deliberazioni  di giunta,con le determine dirigenziali ,con i bandi di gara alla mano,osservando ed ascoltando attentamente tutto ciò che avviene ed annotando,per poi passare il tutto a chi di dovere,stando peraltro attenti a farlo arrivare sulle scrivanie giuste.
Un salto di qualità ,insomma,da parte di tutte le persone oneste che debbono acquisire  la consapevolezza del fatto che,se non riusciremo a cambiare le cose,saremo tutti responsabili,nessuno escluso.di un avvenire infausto delle giovani generazioni e degli stessi nostri figli e nipoti.
Quando noi scriviamo e diciamo a tutti gli amici e le amiche che più che  i “mi piace” e i  “condivido ”- per i quali comunque li ringraziamo perché esprimono un interesse ed una sensibilità per quello che scriviamo –  ci servono NOTIZIE,NOTIZIE,NOTIZIE su quanto avviene intorno ad essi e che  potrebbe trattarsi di fatti di interesse per noi,lo facciamo proprio per sforzarci di capire – e di far successivamente capire a chi di dovere – se su quel territorio sussistano o meno elementi di pericolosità dal punto di vista.
Vediamo,purtroppo,che non molti colgono l’importanza di tale nostro appello e questo francamente ci addolora.
Non riusciamo,malgrado i nostri sforzi e la nostra insistenza,a far capire a tutti che,se non si creano o si attivano sui territori i sensori,li si abbandona agli appetiti ed alla ferocia dei gruppi criminali che stanno dovunque.
Continua a prevalere,insomma,un’immagine di un’antimafia falsata e di facciata che guarda più  alle piccole cose che hanno magari più attinenza con le dimensioni localistiche della politica e della pubblica amministrazione e non,come dovrebbe essere,con la lotta alle mafie.