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Un nostro commento all’arresto di Matano

23/11/2005

“UN NOSTRO COMMENTO ALL’ARRESTO DI MATANO”

L’arresto, operato nei giorni scorsi dagli uomini del Commissariato della Polizia di Stato di Formia su ordine della DDA di Napoli, dell’esponente del clan dei Muzzoni rappresenta un’ennesima prova di una presenza radicata sul nostro territorio della criminalità organizzata.

Lo stiamo denunciando da anni, a dispetto di quanti si ostinano a parlare ancora di ……

“pericolo di infiltrazioni mafiose”, insieme a DNA, DDA, DIA e pochi altri.

La criminalità organizzata è radicata nel territorio pontino, nel cassinate, nella Ciociaria da 30 anni; essa si è inserita saldamente nel nostro tessuto economico e sociale, fino al punto da controllarne larga parte.

Ciò imporrebbe una diversa lettura del fenomeno e, conseguentemente, una diversa strategia. Ma fino a quando avremo Prefetti, come quello di Roma, che proprio in questi giorni sostiene che non ci sono omicidi e quindi non……c’è mafia – che oggettivamente fanno poco o nulla nell’azione di contrasto della criminalità organizzata (non creando il coordinamento delle forze dell’Ordine sul territorio; non inserendo, come ordinò l’ex Ministro degli Interni Napolitano, i rappresentanti della DNA nella Commissione provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico; non stimolando indagini di natura patrimoniale che puntino ad accertare la “provenienza”, l’”origine” dei capitali), macineremo sempre aria fritta.

C’è, poi, tutto il capitolo dei collegamenti mafia-politica. Abbiamo segnalato fatti che riguardano varii comuni, da SS. Cosma e Damiano, a Minturno, da Formia a Sperlonga, Gaeta, Itri, Fondi, Terracina, ecc., in cui sarebbero necessari al riguardo approfondite indagini, così come è stato fatto in quest’ultimo periodo a Nettuno ad opera della Procura della Repubblica di Velletri, del Commissariato della Polizia di Stato diretto da un valido investigatore qual è il Dr. Baroni, dai ROS, dalla DIA, dalla DDA.

In provincia di Latina, però apprendiamo, sconcertati, di richieste di archiviazione (vedi “caso” SS. Cosma e Damiano).