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Un grazie di cuore al Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo il quale è stato l’unico finora di tutto il quadrante politico ed istituzionale del Lazio a mostrarsi preoccupato per la salute dei cittadini dopo le allarmanti dichiarazioni di Carmine Schiavone

Dobbiamo dare atto al Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo di una sensibilità finora unica dopo le dichiarazioni di Carmine Schiavone a proposito dell’avvelenamento, da parte dei Casalesi, di ampi territori non solo della Campania ma anche del Lazio, se non anche del Molise, e delle gravissime conseguenze sul piano della salute pubblica.
Lo Schiavone ha sollevato nella sua intervista a Sky anche un altro problema sul quale occorre far luce:
una presunta corruzione in ambienti delle forze dell’ordine e della magistratura.
Noi ne abbiamo già trattato ed abbiamo chiesto al Procuratore della DNA Roberti ed a quelli di Roma, Napoli, Campobasso, Frosinone e Latina di acquisire la cassetta della registrazione dell’intervista completa a Chiara Cerqueti e di agire di conseguenza.
Il Sindaco di Formia ha chiesto ora le stesse cose che ha chiesto l’Associazione Caponnetto.
Lo ringraziamo in quanto dobbiamo riconoscere che egli è stato finora l’unico Sindac o, l’unico amministratore pubblico e l’unico esponente politico di rilievo a manifestare pubblicamente la sua profonda inquietudine dopo che Schiavone ha dichiarato che sono più o meno 5 milioni le persone che stanno morendo o dovranno morire per neoplasie conseguenti all’avvelenamento dei terreni da parte dei Casalesi.
Il problema non è – come talun’altro ha inteso sottolineare, minimizzando e mettendo in forse la fondatezza
delle notizie fornite dal collaboratore di giustizia il quale, peraltro, in anni di collaborazione con la Giustizia è ritenuto assolutamente credibile – che nel sud pontino non sarebbero stati interrati rifiuti tossici (e questo potrebbe anche risultare veritiero in quanto Schiavone ha parlato di interramenti a Borgo Montello e sul litorale di Latina sotto la sabbia o in terreni adibiti ad allevamenti di bestiame; noi aggiungiamo che sospetti ci sono anche su qualche terreno di Pastena e nei pressi di San Vittore del Lazio in provincia di Frosinone). perché per noi l’aspetto più inquietante è quello che riguarda la salubrità dei prodotti agricoli, frutta e verdure, e dei latticini che quotidianamente e da sempre provengono dalle zone avvelenate della Campania e non solo, prodotti che tramite i grandi centri di distribuzione finiscono sulle tavole nostre, di tutta Italia ed anche dell’estero.
Non ci interessa polemizzare, per serietà, con chi ancora oggi si ostina a negare l’interramento a Borgo Montello di fusti tossici in quanto Schiavone ha ben chiarito che questi possono essere trovati scavando fino a 18-20 metri sotto terra, mentre ci si è fermati finora a nemmeno 10.
Comunque, fusti o non fusti, è veramente ridicolo, se non anche sospetto, che ci si fermi a parlare solo della discarica di Borgo Montello quando, invece, il problema, oltre a questo, è ben altro ed ancor più consistente:
ci sono tonnellate di prodotti agricoli e caseari che arrivano sui nostri mercati dalle terre avvelenate.
Quello, appunto, che ha evidenziato il Sindaco di Formia, ripetiamo ancora unico finora di tutto il quadrante politico ed istituzionale pontini.
Lo ringraziamo di cuore.