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Un grazie commosso a quei cittadini onesti che ci segnalano fatti di mafia

UN GRAZIE COMMOSSO A QUEL CITTADINO CHE CI HA VOLUTO FORNIRE ALTRE NOTIZIE PREZIOSE SU FONDI

Il nostro grazie più sentito a quel cittadino che, anche se in forma anonima, ci ha voluto fornire notizie utilissime su Fondi.

Ci premureremo di farle pervenire a chi di dovere al più presto.

L’occasione ci consente di ringraziare con altrettanto calore tutti coloro, in qualunque comune o modo lo abbiano fatto, che, fornendoci notizie, ci hanno consentito di fare un lavoro di scavo, di inchiesta preziosissimi ai fini delle incombenze conseguenti.

Ciò dimostra che, anche se timidamente, la linea da noi indicata e perseguita di un’antimafia effettiva, concreta, si sta affermando.

Non bisogna lasciare sole forze dell’ordine e magistratura a combattere contro un cancro le cui metastasi si stanno estendendo a tutto il Paese, a tutti i settori della vita economica, politica, civile, nelle stesse istituzioni. E nei modelli culturali.

E’, quella contro la mafia, una battaglia che tutti i cittadini onesti debbono avvertire il dovere di combattere. Tutti, nessuno escluso.

Alla grande manifestazione nazionale contro le mafie svoltasi qualche settimana fa a Fondi noi abbiamo voluto che intervenisse un nostro carissimo amico: Ignazio Cutrò, un imprenditore agrigentino costretto a vivere sotto scorta, insieme alla sua famiglia, per aver avuto il coraggio, pur sapendo quello cui sarebbe andato incontro, di denunciare e far arrestare i suoi estortori di Cosa Nostra.

La figura di Ignazio Cutrò su quel palco fondano per noi ha rappresentato il simbolo più alto- più alto ancora di tutti gli altri partecipanti, compresi noi- della dignità dell’uomo e di una nazione intera. A Ignazio Cutrò a Fondi è capitata una cosa emblematica del tipo di subcultura che si sta affermando in parte della cittadinanza: fermatosi per domandare ad un gruppo di cittadini fondani dove fosse la piazza in cui si svolgeva la manifestazione contro la mafia, si è sentito rispondere “’u saccio ma non te lu dicu”. Inquietante davvero!…

La mafia non si combatte solo con le parole. La mafia si combatte soprattutto denunciando i mafiosi. E coloro che nella politica e nelle istituzioni, direttamente od indirettamente, fanno ad essi da sponda.

Facendoli, possibilmente, arrestare, per eliminare un cancro che sta divorando il Paese.

Noi siamo nati per questo.

Per raccogliere segnalazioni, possibilmente non anonime per consentirci approfondimenti e verifiche, da “girare” successivamente.

Assicurando riservatezza ed anonimato assoluti.

Aiutateci!