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Un fiume di hashish da Napoli a Palermo. Arrestato un fedelissimo di Messina Denaro

 Un fiume di hashish da Napoli a Palermo. Arrestato un fedelissimo di Messina Denaro

 

La Repubblica, Giovedì 1 Dicembre 2016

Un fiume di hashish da Napoli a Palermo. Arrestato un fedelissimo di Messina Denaro
Blitz dei carabinieri, in manette sette corrieri della droga. Scatta un maxi sequestro da 130 chili

di SALVO PALAZZOLO

L’hashish arrivava in auto a Palermo, attraverso fidati corrieri, direttamente da Napoli. Nel segno di un nuovo asse criminale Sicilia-Campania, consolidato da una figura chiave nelle indagini sul superlatitante Matteo Messina Denaro, si tratta di Matteo Cracolici, è stato arrestato questa notte dai carabinieri del nucleo Investigativo di Palermo. A metà degli anni Novanta, era invece finito in carcere per aver fornito la sua carta d’identità alla primula rossa di Cosa nostra durante l’estate del 1993, l’estate delle bombe di Roma, Milano e Firenze. Più di recente, le intercettazioni hanno sorpreso Cracolici ad organizzare carichi di hashish, uno è stato sequestrato nei mesi scorsi dai carabinieri del comando provinciale guidato dal colonnello Antonio Di Stasio, un carico da 130 chili di hashish, vale più di mezzo milione di euro.

L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Leo Agueci e dai sostituti Francesca Mazzocco e Caterina Malagoli ha portato in carcere tre palermitani e quattro napoletani. Figura centrale resta quella di Cracolici, che negli ultimi anni è stato sorpreso più volte ad intrattenere contatti con esponenti di Cosa nostra. Il 7 febbraio 2011, i boss di Brancaccio Giuseppe Arduino e Cesare Lupo arrivarono al summit di tutte le famiglie palermitane, organizzato a Villa Pensabene, a bordo di uno scooter intestato proprio a Cracolici. Il trafficante era in rapporti pure con esponenti della famiglia di Porta Nuova. Matteo Cracolici è anche cugino della moglie di Francesco Nangano, il boss ucciso due anni fa a Brancaccio, per una storia di droga.