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Un episodio avvenuto durante la seduta consiliare del 14 maggio 2003 ad Ardea

Latina, 12-03-2006

UN EPISODIO OSCURO AD ARDEA CHE POTREBBE ESSERE LA CHIAVE DI LETTURA DELL’INTERA SITUAZIONE, EPISODIO CHE SEGNALIAMO ALLA COMMISSIONE DI ACCESSO PER I NECESSARI APPROFONDIMENTI

C’è un episodio oscuro ad Ardea sul quale bisognerebbe far piena luce, in quanto potrebbe provare l’esistenza di strani intrecci fra interesse pubblico ed interessi privati. Si è verificato durante la seduta consiliare del 14 maggio 2003. Nel corso della seduta, un signore presente fra il pubblico -sembra un imprenditore-, dopo aver invaso l’aula in cui erano presenti i consiglieri, rivolto agli amministratori, ha urlato:

“BUFFONI, NON ERANO QUESTI GLI ACCORDI. ORA IO SONO ROVINATO”

E\’, questa, una frase che pone tantissimi interrogativi in quanto induce a sospettare l’esistenza di “accordi” segreti fra uomini dell’amministrazione comunale dell’epoca e, almeno, quell’imprenditore. Ignoriamo se tale episodio sia stato rilevato o meno dai rappresentanti delle forze dell’ordine presenti in aula, anche perché sembra che qualche amministratore li abbia invitati ad identificare la persona in questione. Non sappiamo nemmeno se al riguardo sia stata redatta un’informativa per la Procura della Repubblica di Velletri, Procura che, comunque, noi oggi preghiamo di intervenire convocando tutti gli attori del fatto.

Ma, a prescindere da quello che sarà il percorso giudiziario, noi riteniamo anche che quello da noi ora narrato sia un elemento utile per la stessa Commissione di accesso chiamata a far luce sugli eventuali condizionamenti subiti dagli amministratori di Ardea da parte di imprenditori e quanti altri.

La Prefettura di Roma, stando alle risultanze dell’incontro avvenuto il 30 novembre 2005 fra il Prefetto Serra ed i consiglieri del centrosinistra Rovignoni, Bartolini, Abate, Mastrorilli, il consigliere provinciale Lo Fazio ed i rappresentanti di SDI, Italia dei Valori e Verdi, ha effettuato alcune verifiche che hanno portato alla luce “anomalie nelle procedure seguite dalla passata amministrazione ” ed irregolarità sull’affidamento delle ” concessioni per la distribuzione idrica e fognaria e sulla realizzazione e distribuzione della rete di gas metano”. Non sappiamo se il Prefetto Serra, dopo tali verifiche, abbia o meno disposto un approfondimento delle indagini e se abbia o meno informato l’Autorità Giudiziaria. Noi della ” Caponnetto” riteniamo che la gravità della situazione esistente ad Ardea, città i cui amministratori vecchi e nuovi hanno pesantissime responsabilità non solo di carattere amministrativo ma probabilmente anche di carattere penale, avrebbe dovuto suggerire al Dr. Serra la necessità di intervenire a tutti i livelli per avviare un’indagine a tutto campo su fatti e persone che in un modo o in un altro hanno fatto parte di una storia disastrosa e dolorosa di questa città alle porte di Roma. Noi della “Caponnetto” abbiamo già denunciato nei mesi scorsi alcuni fatti, che abbiamo riportati su questo sito. Stiamo raccogliendo altri elementi che probabilmente non potremo pubblicizzare in quanto riguardano fatti e presenze inquietanti. Le “riforme” imposte dal governo in carica hanno sconvolto tutto l’assetto giudiziario e non sappiamo se, allo stato, la competenza sul territorio di Ardea sia ancora della Procura di Velletri o se sia passata a quella di Roma. Noi siamo rispettosi dell’autonomia della Magistratura, ma ci sia consentita una raccomandazione a questa: se tutte le indagini fatte o da fare non vengono riportate ad un UNICUM; se, cioè, non vengono lette con un’unica lente, dopo averle riunite e rivisitate, non ci si potrà accorgere che… gli attori sono sempre… gli stessi, i soliti tre-quattro, che fanno e disfanno. Su questi bisogna fare indagini approfondite, soprattutto di carattere PATRIMONIALE al fine di individuare l’ORIGINE delle loro ricchezze ed i loro eventuali collegamenti con la criminalità organizzata!!!