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«Un clan ermetico», l’organigramma del clan Ferrara-Cacciapuoti di Villaricca

Di Stefano Di Bitonto

Un clan ermetico. Composto soltanto da persone di assoluto spessore criminale e molto reticente a far entrare tra le proprie fila nuovi associati. E’ questa la fotografia più fedele della mala di Villaricca, il clan Ferrara-Cacciapuoti, smantellato dall’operazione condotta lo scorso giugno dai carabinieri che ha portato all’emissione di diciannove ordinanze di custodia cautelare. Il colpo finale poi è stato quello inferto dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna (guidati dal maggiore Andrea Coratza) che ha portato all’arresto di Luigi Cacciapuoti (leggi qui l’articolo). Secondo le risultanze investigative, confermate anche dalle dichiarazioni di diversi pentiti, il gruppo di Villaricca è essenzialmente “bicefalo”, diviso nelle due famiglie. Quella dei Ferrara è la frangia – sottolineano gli inquirenti – «a vocazione spiccatamente imprenditoriale, in particolare nel settore dell’edilizia, della ristorazione, degli idrocarburi e della commercializzazione di generi alimentari». L’organico del clan, per come è emerso delle indagini, si attesterebbe sulle 50 unità, alle quali in caso di detenzione spetterebbe ‘stipendio’ e copertura delle spese legali. A raccontare dal di dentro il clan è stato Vito Guadagno, ex ras dei Cacciapuoti e con un passato vicino ai qualianesi.

Il racconto di Vito Guadagno sulla cosca di Villaricca

In un verbale del 1 novembre del 2012 Guadagno spiega ai magistrati come si articola il clan e quali sono le sue caratteristiche:«A Villaricca è attivo il clan Ferrara-Cacciapuoti. Si tratta di una organizzazione che è capeggiata da Cacciapuoti Luigi detto Gigi e da Ferrara Domenico detto Mimì o muccus; sia Cacciapuoti Luigi che Ferrara Domenico sono a capo di due gruppi tra loro piuttosto indipendenti, anche se gli affiliati ben sanno che si tratta di
un’unica organizzazione criminale; questo consente che chi fa parte di uno dei due gruppi non ha a che fare direttamente con gli affiliati dell’altro sottogruppo, anche se li conosce come affiliati; ad esempio io mi ero avvicinato al gruppo di Cacciapuoti Luigi, di cui, pertanto, conoscevo tutti i partecipanti, ma conoscevo anche molti di coloro che erano affiliati al gruppo di Ferrara. Mimì e Gigi sono entrambi dei capi di grande spessore
criminale; si tratta di un clan camorristico molto chiuso a cui sono affiliati solo soggetti che sono entrati nel clan da molti anni; il gruppo, infatti, è molto attento ad aprire e a prendere nelle sue fila soggetti nuovi; vi è anche una ripartizione interna delle conoscenze molto rigorosa: chi fa estorsioni risponde solo ai capi, lo stesso chi fa droga etc.; in questo modo solo i capi hanno contezza di quello che è veramente il clan Ferrara-Cacciapuoti in quanto gli altri non hanno sufficienti informazioni su settori criminali che non seguono direttamente. Questo sistema è risultato, infatti, fino ad ora molto proficuo in quanto ha protetto il clan consentendogli di essere attivo ed incontrastato a Villaricca».

Gli affari dei Ferrara-Cacciapuoti

Guadagno è entrato poi nello specifico tracciando il business del ‘gruppo a due teste’ di Villaricca:«Sia i Ferrara che i Cacciapuoti sono inseriti in diversi settori imprenditoriali tra cui quello edilizio ed immobiliare; essi investono anche al nord-Italia tanto è vero che
spesso si diceva che o’ zio sta fuori intendendo che Cacciapuoti Luigi stava a badare ai suoi affari al nord Italia; a titolo esemplificativo specifico che anche tutto il complesso residenziale edilizio denominato Villaricca 2 è proprio dei Ferrara-Cacciapuoti anche se non so con precisione quali sono le denominazione delle società che hanno realizzato i lavori».

Fonte:https://internapoli.it/un-clan-ermetico-lorganigramma-del-clan-ferrara-cacciapuoti-di-villaricca/