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Un altro omicidio a Latina. Ora basta!

Latina, 25-09-2006

UN ALTRO OMICIDIO A LATINA. ORA BASTA!

Ora basta veramente! O le istituzioni ripristinano un clima di vivibilità a Latina, ridando sicurezza e tranquillità ai cittadini di questa città e di questa provincia martoriate da una criminalità dilagante, o valuteremo forme e modi di protesta pubblica accusandole di inerzia e di incapacità.

Non si può andare avanti così. Nei giorni scorsi ci sono state le minacce nei confronti del titolare di una pizzeria a Piazza Moro; ora dobbiamo lamentare addirittura l’omicidio del titolare di un locale notturno in via Piave. Gli autori sono le solite persone, pregiudicati pericolosissimi, conosciuti da magistratura e forze dell’ordine, che girano tranquillamente per la città, continuando a svolgere le loro attività criminali.

C’è un clima di paura, ormai, fra i cittadini; paura che si accompagna ad una dilagante, giustificata sfiducia nelle istituzioni.

C’è troppa gente in giro che si diletta a fare dichiarazioni alla stampa, per mettersi in mostra o per ricavarne dei vantaggi. Sulla pelle della povera gente, che muore, che è vessata, minacciata, usurata, malmenata. Si vergogni!Questa gente abbia il pudore di tacere.

Noi della “Caponnetto” non assolviamo il Consigliere regionale della Margherita Moscardelli dalla responsabilità di aver taciuto per anni su una situazione terribile che sta in provincia di Latina, ma, quando egli nei giorni scorsi ha accusato le istituzioni di non aver fatto fino in fondo il loro dovere nel combattere illegalità e criminalità, gli abbiamo espresso solidarietà, dopo i volgari attacchi che gli sono piovuti addosso da parecchie parti.

In questa provincia c’è un clima zuccheroso di oggettive complicità da far rabbrividire.

Chi, come noi, denuncia, in piena solitudine, questa situazione, viene accusato di “allarmismo”e subito si vede chiudere i… canali di comunicazione.

Non bisogna disturbare il manovratore. Il muro di gomma!

Partiti, sindacati, Chiesa, tutti soggetti che dovrebbero alzare la voce e fare qualcosa per mettere fine a questa situazione allarmante, tutti zitti.

Ieri, alla manifestazione di solidarietà a “Il Gabbiano”, c’erano l’AGESCI, LIBERA, la CAPONNETTO; come soggetti politici, invece c’erano solamente il consigliere regionale Cirilli, Pannone della Margherita, Filosi del PDCI, De Amicis dell’UDEUR, ma tutti a titolo personale. Partiti, Sindacati, Sindaci, amministratori pubblici, Regione, Provincia, Comuni, tutti latitanti. E’mancato perfino il Sindaco di Cisterna, comune sul cui territorio insiste la tenuta confiscata al clan della camorra Schiavone ed ora affidata alla Cooperativa “Il Gabbiano”. Probabilmente tutta questa gente si esibirà nel fare dichiarazioni alla stampa!…

Associazione “Antonino Caponnetto” www. comitato-antimafia-lt. org