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Trovati dalla Gdf interrati a Ceprano numerosi fusti di sostanze tossiche. C’è dietro la camorra?

L’omertà del basso Lazio

A Ceprano (FR) è stato trovato dalla Guardia di Finanza del materiale inquinante a pochi passi dal fiume Sacco. I rifiuti erano stati interrati a circa 3 metri di profondità, ricoperti da una colata di cemento di oltre 40cm di spessore. Come al solito i giornali e le televisioni locali non si sbilanciano con le accuse. Il lavoro di smaltimento dei rifiuti nel basso Lazio, come in altre regioni, è gestito dalle mafie, le quali ottengono un enorme guadagno grazie a questa attività. Nel basso Lazio le mafie hanno messo piede sul territorio dai primi anni ‘70, in maniera invisibile e silenziosa. L’articolo presente sul quotidiano locale “Ciociaria oggi”(che ha come allegato “Il giornale”, quindi è tutto dire!) puzza di omertà in quanto evita del tutto il discorso relativo alle criminalità organizzate. Si pensi al processo che soggiace a tutto questo: qualcuno ha provveduto a trasportare il materiale, agli scavi, sotterrato i rifiuti tossici e ha coperto il tutto con una colata di cemento. Questa è roba da organizzazioni criminali, aiutate anche dalle istituzioni locali. Come andrà a finire?

(Tratto da L’Italia Onesta)