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Traffico illecito di rifiuti. Indagati i noti imprenditori Michele Fontana, Michele Oliviero di VILLA LITERNO. E ancora, il noto Angelo Egisto della Lea. Ecco come, secondo la Dda, truccavano i codici per poter sversare dove e come volevano

Traffico illecito di rifiuti. Indagati i noti imprenditori Michele Fontana, Michele Oliviero di VILLA LITERNO. E ancora, il noto Angelo Egisto della Lea. Ecco come, secondo la Dda, truccavano i codici per poter sversare dove e come volevano

28 Dicembre 2021 – 13:45

Si tratta delle molte tonnellate di rifiuti urbani giacenti nella mega discarica abusiva a cielo aperto prospicienti al cimitero di Curti. Stesse accuse per il comandante dei vigili urbani Igino Faiella per l’altro vigile Salvatore Merola. In calce all’articolo, il capo di imputazione provvisorio contestato dalla direzione distrettuale antimafia

CURTI (g.g.) Per quanto riguarda il secondo capo di imputazione provvisorio riguardante le cose del comune di Curti, non coinvolge il sindaco, bensì il già citato comandante dei vigili urbani Igino Faiella, l’altro vigile urbano Salvatore Merola.

Qui però il fatto diventa interessante, in verità molto di più di quanto non sia quello che coinvolge Raiano, perchè emergono nomi importanti dell’imprenditoria monnezzara casertana ma dell’agro aversano in particolare. Il reato contestato è quello di traffico illecito di rifiuti con attività organizzata ai sensi dell’articolo 452 del codice penale. Nel dettaglio viene contestato l’articolo 452 del codice penale, cioè il delitto colposo per la salute pubblica nella sua parte, il quaterdecies nel quale vengono puniti nell’ambito di un’attività organizzata per il traffico illecito dei rifiuti che stabilisce pene da uno a 6 anni per chi “cede, riceve, trasporta, esporta, importa, o comunque gestisce abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti”.

Tra gli indagati c’è un pezzo d a90 dei trasporti e delle attività legate allo smaltimento, alla sistemazione, alla collocazione della monnezza casertana cioè Michele Fontana della Fontedil di Villa Literno, manco a dirlo socio, così come abbiamo scritto più volte nel 2018 di Carlo Savoia all’interno del consrozio Cite, partecipato autorevolmente anche da altri imprenditori della zona dell’agro aversano tra cui la famiglia Ucciero, titolari di Ecologica Ucciero, in passato titolari de La Castellana, oggetto anche di un sequestro per fatti di camorra, Raffaele Parente, rigeneratosi dopo gli anni tempestosi vissuti al tempo in cui lui come tutti quelli che fondatamente o infondatamente il clan considerava vicini o contigui ad Antonio Bardellino, mandarono in esilio in quel di Formia e Gaeta all’indomani dell’omicidio del capo della nuova famiglia e di quello, immediatamente successivo, di suo nipote Salzillo. Furono anni difficili contrassegnati anche da