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Torre Annunziata: rione Penniniello, degrado e spaccio di coca nella piazza anti-camorra

Torre Annunziata: rione Penniniello, degrado e spaccio di coca nella piazza anti-camorra


	Torre Annunziata: rione Penniniello, degrado e spaccio di coca nella piazza anti-camorra

di GIOVANNA SALVATI 

TORRE ANNUNZIATA Era il 24 aprile del 2013. Nel rione Penniniello arrivarono i big: una passerella di esponenti politici, militari, delle associazioni e una platea scolastica che determinata era riuscita a scippare un pezzo di territorio a quel rione dimenticato nella morsa del clan e da sempre nel mirino delle forze dell’ordine come rinomata piazza di spaccio. Per la camorra non c’era più spazio. E nemmeno per il degrado: il taglio del nastro al nuovo centro sociale che fu intitolato a Matilde Sorrentino, la mamma coraggio che fu uccisa sull’uscio di casa mentre rientrava il 26 marzo del 2004. Nello stesso giorno una pioggia di coriandoli invece ricoprì la piazza ribattezzata come anticamorra e intitolata a Luigi Cafiero, altra vittima della criminalità.

(Il testo continua dopo l’immagine.)

Due simboli della lotta alla camorra che avevano provato a dare un’area nuova a quel rione di via Settetermini. E l’obiettivo era stato quasi raggiunto sino al nuovo abbandono. Gli alberi sono ormai secchi, le aiuole sinonimo di incuria e l’alta vegetazione ne fai ormai da padrone. Ma non sono gli unici segni del degrado: i marciapiedi sono stati danneggiati e anche gli sparti traffico rivoltati e in alcuni casi persino vandalizzati. Stessa sorte per alcune delle giostrine che erano state istallate per far giocare i bimbi del quartiere: distrutte. Il centro sociale che dovrebbe essere sempre aperto risulta sempre chiuso: è stato aperto nei giorni scorsi per poche ore, il tempo di distribuire i pacchi alimentari per i poveri, poi è ritornato il silenzio. La piazza anticamorra è ritornata nelle mani di chi alla legalità non ci pensa proprio e così, il degrado fisico diventa anche quello umano.