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Torre Annunziata, l’ex vicesindaco Diana contro Ascione: «E’ colpevole dello scioglimento»

Torre Annunziata, l’ex vicesindaco Diana contro Ascione: «E’ colpevole dello scioglimento»

Giovanna Salvati

«Lo scioglimento era da mettere in conto dopo quanto emerso nelle indagini e dagli avvisi di garanzia. E poi difendere il nipote del boss in una conferenza stampa pubblica nonostante le accuse di associazione mafiosa è stato un delirio». E’ Lorenzo Diana, ex assessore alle legalità del Comune di Torre Annunziata a puntare il dito, ancora una volta, contro l’ex sindaco  Ascione e sottolineare la gravità del provvedimento preso dal consiglio dei Ministri. Era stato l’unico in meno di quattro mesi a denunciare tutte le anomalie spuntate nel suo breve mandato e poi prendere subito le distanze. Aveva provato ad alzare la voce ma la risposta fu una porta in faccia. Ora, a distanza di tempo tutto il marcio sembra spuntare fuori. «E’ emerso in modo chiaro ed inequivocabile – dice – che c’era e c’è una presenza di una camorra radicata. Una camorra che si è ramificata anche nel palazzo comunale». Diana denuncia uno degli episodi gravi finiti anche al centro delle motivazioni che hanno spinto i 27 parlamentari a sciogliere il Comune per infiltrazioni «una ditta in odore di camorra aveva ottenuto un appalto di due milioni di euro per il noleggio dei mezzi che sarebbero serviti per la gestione della raccolta rifiuti alla Prima Vera». Di qui prima l’interdittiva antimafia. Ma per Diana il delirio del primo cittadino è arrivato con la difesa del nipote del boss Salvatore Onda «si può anche essere imparentati con personaggi della criminalità organizzata ed essere persone perbene, ma quando questi prendono le distanza e non mi risulta che Onda abbia mai detto che la camorra fa schifo. Che poi il sindaco pubblicizzi la sua presenza alle riunioni politiche, che sia un dipendente della società che aveva assegnato l’appalto dei mezzi ad una ditta in odore di camorra rende tutto decisamente anomalo e inopportuno. Il sindaco avrebbe dovuto alzare la barriera di difesa perché la camorra c’è a Torre anche se ha fatto finta che non la vedesse. Le manifestazioni di cittadinanza onoraria diventano sterili passerelle se non si taglia il cordone ombelicale con il marcio, con la camorra». Diana poi guarda al futuro con un pizzico di preoccupazione e conclude «io spero che di qui a due anni per uscire dal pantano ci si renda conto che bisogna voltare pagina, non dico guardare le fedine penali e parentela solo ma anche a chi davvero voglia amministrare in modo sano con persone sane. A Torre Annunziata si rischi di regredire ancora: non sottovalutiamo anche le scarcerazioni importanti che sono avvenute, rappresentano una mina e non possono che far aggravare lo scenario, sono preoccupato. Le commissioni straordinarie non hanno mai fatto miracoli – conclude – ma a torre serviranno per affermare la presenza dello Stato, per dare regole. Non è scontato che tra due anni si ripresenteranno gli stessi amministratori ma mi auguro che Torre reagirà e non subirà più con rassegnazione».

Fonte:https://www.metropolisweb.it/2022/05/07/torre-annunziata-lex-vicesindaco-diana-ascione-colpevole-dello-scioglimento/