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Torre Annunziata, le mani della camorra sui rifiuti: un pentito svela il patto con i politici

Torre Annunziata, le mani della camorra sui rifiuti: un pentito svela il patto con i politici

Ciro Formisano

Ci sono anche i verbali di un pentito di camorra agli atti dell’inchiesta che fa tremare la politica di Torre Annunziata. Si tratta delle parole di Michele Luppo, ex soldato del clan Chierchia prima e del clan Gallo poi. Racconti inseriti nel fascicolo d’inchiesta sui presunti rapporti tra la criminalità organizzata e i colletti bianchi. Indagine che qualche settimana fa ha portato sotto inchiesta – per l’accusa di associazione mafiosa – una dozzina di persone, tra cui anche l’ex sindaco Vincenzo Ascione, l’ex vicesindaco Luigi Ammendola e l’ex dirigente dell’ufficio tecnico, Nunzio Ariano. Figura chiave dell’indagine sarebbe il netturbino della Prima Vera, Salvatore Onda, nipote del killer ergastolano dei Gionta Umberto Onda, quest’ultimo detenuto da tempo al regime del carcere duro. Salvatore Onda, sostiene la Dda, avrebbe esercitato indebite pressioni nei confronti dei politici, condizionando l’attività amministrativa. Il tutto fungendo, sempre secondo l’accusa, da anello di congiunzione tra politica e criminalità organizzata. Dal canto loro gli indagati si sono sempre dichiarati estranei alle accuse sostenendo che Onda fosse in realtà il coordinatore di un gruppo politico e dunque un interlocutore degli amministratori comunali. A poche settimane dallo scandalo che ha spinto i politici alle dimissioni di massa e al conseguente scioglimento del consiglio comunale, emergono nuovi retroscena sull’indagine. Nuovi atti, tra cui i verbali del pentito, sono stati depositati dalla Dda dopo che i difensori di alcuni sospettati hanno presentato istanza al Riesame. Ricorso finalizzato a ottenere il dissequestro di alcuni beni requisiti nell’ambito del blitz che ha portato i pm dell’Antimafia alle porte del municipio di Torre Annunziata. Oltre a diverse intercettazioni – in parte già presenti nel decreto di perquisizione – compare il verbale di Luppo. Un racconto che risale al 2013 nel quale il pentito parla dei presunti interessi della criminalità organizzata nel settore della raccolta rifiuti e in particolare delle pressioni esercitate per imporre le assunzioni di alcuni soggetti vicini alle consorterie mafiose del territorio ditta Nu. Impresa nella quale, come detto, lavora appunto proprio Salvatore Onda. Parole che rappresentano però solo un tassello di un più ampio mosaico investigativo che i pm stanno mettendo insieme in questi mesi di indagini. Un’inchiesta nata da alcuni raid intimidatori ai danni di due professionisti che poi ha avvolto l’universo della politica cittadina. Numerosi soggetti, tra cui anche alcuni ex politici, sono stati sentiti in queste settimane dai pm della Dda di Napoli come persone informate sui fatti. Testimonianze chiamare a confermare o smentire i dubbi degli inquirenti sui presunti rapporti imbastiti tra i presunti esponenti della criminalità organizzata e i politici locali.

Fonte:https://www.metropolisweb.it/2022/03/02/torre-annunziata-le-mani-della-camorra-sui-rifiuti-un-pentito-svela-patto-politici/