Due fatti molti importanti e contemporanei nel quadro della lotta alla criminalità organizzata nel sud pontino:
1) la DIA torna ad operare a Fondi;
2) l’on, Veltroni nel question time alla Camera dei deputati interroga il Ministro dell’Interno sulla lotta alle mafie a Fondi e nel sud pontino.
Nello stesso giorno e più o meno nelle stesse ore lo Stato, quello di diritto, fa sentire la sua presenza su un territorio dove la criminalità organizzata, proprio grazie alla disattenzione se non alla collusione, di parti importanti della politica e delle stesse istituzioni, si è profondamente radicata.
Ancora una volta dobbiamo essere grati alla Magistratura ed agli uomini e donne della Direzione Investigativa Antimafia del Gen. Girone per la loro continua attenzione ad una situazione che in molti ancora oggi si ostinano ad ignorare.
Una situazione che, malgrado i colpi assestati finora al sistema mafioso, continua ad aggravarsi, con un crescendo di investimenti di capitali sospetti sulla cui origine c’è ancora da far luce.
E, in quest’ottica, bene hanno fatto l’On. Veltroni ed il PD di Fondi ad attrarre l’attenzione del Ministero dell’Interno sulla necessità di alzare il livello dell’impegno contro le mafie a Fondi e nel sud pontino in generale con l’abbandono di logiche stantie da “ordine pubblico” e la conseguente adozione di metodologie più moderne che tengano conto degli aspetti economici e politici.
Le mafie oggi investono e cercano sempre sponde e complicità di natura politica.
Se, pertanto, si vuole essere efficaci nell’azione di contrasto, è su questi due versanti che bisogna spendere ogni energia disponibile.