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Toh, il PD romano si accorge ora che i comuni del litorale romano (ma solo quelli? ed i Castelli? e l’intero Lazio?) sono sotto il tallone delle mafie!!!

TOH, IL PD ROMANO SI ACCORGE ORA CHE “ANCHE NEL COMUNE DI FIUMICINO, COME IN TUTTI I COMUNI DEL LITORALE, C’E’ LA PRESENZA DI ORGANIZZAZIONI MAFIOSE”!

MA QUANDO NOI DENUNCIAVAMO LA SITUAZIONE ESISTENTE AD ARDEA E NEGLI ALTRI COMUNI VICINI E LONTANI, IL PD TACEVA E L’ALLORA PREFETTO DI ROMA, ACHILLE SERRA, ORA PARLAMENTARE DEL PD, DOPO AVER NOMINATO UNA COMMISSIONE DI ACCESSO AL COMUNE DI ARDEA, NON HA RAVVISATO L’ESISTENZA DI CONDIZIONAMENTI DELLE MAFIE

Non sono bastate decine di relazioni della DNA, di rapporti di organismi centrali investigativi, di istituti specializzati, della nostra Associazione e di altri a destare l’attenzione della classe dirigente del PD del Lazio sul grave fenomeno della presenza e delle attività mafiose nel Lazio.

Malgrado qualche isolato grido di uno sparuto gruppo di esponenti o militanti sparsi nei vari comuni che avrebbero voluto una presa di posizione determinata e costante.

Ci vogliono sempre fatti violenti, come ora l’uccisione del Sindaco di Pollica, a svegliare l’attenzione di questa classe dirigente politica.

E, se si tenta di fare qualcosa – sempre molto poco in verità-, lo si fa sulla base di emozioni passeggere.

Per poi ripiombare, come al solito, nella disattenzione, nell’inerzia, nella superficialità e senza andare mai a fondo ed afferrare il toro per le corna.

Le mafie NON sono mai un fenomeno esterno alla politica ed alle istituzioni.

Esse vanno individuate e colpite cercandole in quell’area grigia fatta da sovrapposizioni, complicità, connivenze, silenzi, inerzia di parti della politica, delle istituzioni, delle professioni.

E’ inutile appellarsi al Capo dello Stato, con petizioni, appelli e quant’altro.

Non prendiamoci in giro.

Non prestiamoci a far propria quella grande campagna di mistificazioni che punta a far apparire, come giustamente sostiene il Procuratore Scarpinato, le mafie come organizzazioni esterne al potere, alle professioni, alla stessa società ed alle sue articolazioni.

Se il PD e tutte le sue articolazioni vogliono veramente cominciare a combattere concretamente le mafie comincino ad interrogarsi sulle proprie responsabilità oggettive e a denunciare, nomi e cognomi, comune per comune, complicità, collusioni e quant’altro.

Come siamo abituati a fare noi!

Altrimenti è tutto un bla bla.