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Testimoni di Giustizia trattati come pericolosi delinquenti. Scandaloso!

Se non fossimo stati sopraffatti dal desiderio di tentarle tutte per far valere gli interessi di Gennaro Ciliberto e dell’intera categoria dei Testimoni di Giustizia,ieri nel Ministero degli Interni non avremmo mai messo piede.
Lo diciamo ,in piena scienza e coscienza ,noi che abbiamo speso una vita intera a difendere con i denti le Istituzioni democratiche.
Siamo contro la violenza e non sono di certo i comportamenti dei singoli ad indurci a cambiare i nostri convincimenti,che restano comunque saldi,ma ,con profonda amarezza,ci vediamo indotti dalla nostra coscienza ad ammettere e denunciare pubblicamente che siamo arrivati al capolinea.
Ieri abbiamo vissuto a Roma una giornata tragica che ci ha consentito di toccare con mano quanto sia ormai quasi impossibile riaffermare la figura ed i contenuti di quello Stato-Stato per i quali ci siamo battuti per un’intera esistenza terrena e continueremo a batterci,malgrado tutto,fino alla fine dei nostri giorni.
Con la consapevolezza piena,però,che siamo arrivati alla frutta.
Siamo stati trattati meglio,in quel Ministero,quando era Ministro Maroni della Lega,al quale andammo a prospettare il “caso Fondi”,che non ieri,con un vice Ministro del PD.
Abbiamo accompagnato Gennaro Ciliberto ed una rappresentanza di Change.org che si é fatta curatrice di una petizione che ha raccolto 40.000 adesioni a favore di Gennaro e siamo stati trattati come dei volgari speculatori che……portano le Madonne pellegrine in processione…………..
Ma non é finita qua perché la giornata tragica si é conclusa,purtroppo in nostra assenza in quanto eravamo rientrati amareggiati nella nostra residenza,in maniera altrettanto tragica :
con la ricezione di due messaggi da noi ricevuti da Gennaro stanotte che ci hanno annunciato l’uno l’apposizione delle ganasce alla sua autovettura e l’altro -cosa ancora più grave- la ripresa fotosegnaletica e delle impronte digitali a Gennaro stesso ed a Pietro Di Costa – Testimone di Giustizia che lo accompagna , dorme e vive con lui in macchina vicino al Viminale-, come se fossero due volgari e pericolosi delinquenti.
Lasciamo il commento a quella parte di Italia civile e democratica che vive con un profondo senso di angoscia l’involuzione di un regime che sta facendo precipitare nel baratro questo Paese.