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Terracina. Le dichiarazioni dell’Assessore Zicchieri in contrasto con quelle precedenti del Sindaco Nardi. Zicchieri parla a titolo personale? Perché non condanna le dichiarazioni di Nardi?

A distanza di un anno sembra evidente avesse ragione il dirigente  della Polizia di Stato Rita Cascella

“Le migliori felicitazioni da parte mia e dell’intera amministrazione comunale per la brillante operazione svolta dalla Polizia di Stato della città diretta dalla dirigente Rita Cascella”. Inizia così un comunicato dell’assessore ai servizi sociali Zicchieri che si riferisce agli ultimi accadimenti a Terracina e più in particolare ad alcuni arresti e sospensioni di licenze commerciali a carico di pregiudicati dell’area campana. “Ieri come oggi siamo disponibili alla piena collaborazione e vorremmo essere maggiormente coinvolti anche a livello amministrativo” prosegue Zicchieri.  L’assessore, anche  se in buona fede, purtroppo fornisce una dichiarazione che suona più come una dichiarazione personale e facilmente etichettabile come propagandistica, visto che dovrebbe essere il sindaco stesso a comunicarci a nome di tutti le intenzioni dell’amministrazione. Per chi avesse la memoria corta ( strano in una città piena di ottimo pescato e quindi di fosforo naturalmente assumibile) vorrei ricordare l’intervento del massimo esponente di questa amministrazione, cioè il sindaco, che solo un anno fa aveva scritto al procuratore di Latina accusando proprio la dirigente Cascella di aver rilasciato “una pregiudizievole intervista devastante per la tranquillità sociale dei cittadini e delle migliaia di graditi ospiti, oltre che ad essere deleteria per le sorti delle attività produttive turistiche che sul territorio comunale insistono ”. Motivo di questo attacco? Dopo alcuni arresti  a seguito di lunghe e minuziose indagini “aveva dipinto la Città di Terracina come luogo di facile attecchimento per clan camorristici”  A distanza di un anno e dopo gli attuali sviluppi, chi aveva ragione? Ora tutti a plaudire all’operato della giovane dirigente, dimenticandosi che anche altre istituzioni si erano scagliate contro l’ipotesi di una città che stava finendo nelle mani di chi vedeva Terracina come una gigantesca lavatrice di denaro sporco. Luogo di vacanza, luogo di lavoro, luogo di incontro con altri personaggi di spicco della malavita organizzata, questo sembrava il disegno dei clan camorristici. Residenze facili, voto di scambio e appalti a società di piccoli paesi del casertano sono solo ipotesi campate in aria di associazioni dedite al gossip distruttivo o pericoli di forte ingerenza nello sviluppo e nella politica di una città come Terracina? Approfittiamo del forte segnale lanciato dalla polizia di stato, ma anche da tutte le altre forze dedite alla lotta alla malavita, per fare fronte compatto e qualificato e restituire credibilità ad una città che già sta subendo gli effetti della crisi economica, effetti che si fanno sentire maggiormente nel comparto turistico e commerciale.  Non è certo nascondendo la testa sotto la sabbia ( che è pure difficile trovare in mezzo ai sassi regalateci dall’ultimo ripascimento) che si risolvono i problemi e non è la dichiarazione di un assessore che ci garantisce l’orientamento collaborazionistico di un’amministrazione che in molte occasioni non è sembrata pronta e disponibile. Allora, caro sindaco, non abbia paura, così come ha da poco fatto prima dell’ultimo consiglio comunale, a far marcia indietro negli attacchi contro chi è reo di non seguire la sua linea e dichiari lei in primis e, in questo caso, veramente a nome di tutta l’amministrazione, di mettersi a disposizione personalmente e come uffici comunali, delle forze di polizia, magari dedicando un pensiero gentile ad una dirigente che sta lavorando per la città da lei amministrata