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Tanti bla bla e nessun atto concreto. Caserme inutilizzate in parte, uso irrazionale delle forze in campo peraltro scoordinate fra di loro, assenza di personale competente. procure almeno in passato poco attive. E’ così che questo Stato vuole combattere le mafie, soprattutto quelle con i colletti bianchi??? Vergogna!

LO STATO QUANDO SI DECIDERA’ A FARE QUALCOSA DI CONCRETO NEL SUD PONTINO, TERRITORIO DA SCHIAVONE DEFINITO “PROVINCIA DI CASALE”?

Si fa un gran parlare della situazione da brivido esistente in provincia di Latina – ed in particolare nel sud pontino, Minturno-Scauri, Formia, Gaeta, Itri, Sperlonga, Fondi, Terracina – ma non vediamo azioni e comportamenti significativi da parte dello Stato per fronteggiarla in maniera adeguata.
Dobbiamo, per onestà intellettuale, dare atto ai Carabinieri di aver adottato qualche provvedimento importante al riguardo mandando due ottimi Comandanti di Stazione a Gaeta e Sperlonga, sottufficiali con larghissima esperienza nei Corpi speciali.
Era ora.
Come pure riteniamo doveroso ringraziare le Fiamme Gialle -ed in particolare il vecchio comandante provinciale Col. Kalenda, purtroppo spostato anzitempo, per aver affrontato e risolto, con nuovi vertici, lo spinoso problema della Compagnia di Fondi, la quale, però, va comunque rafforzata.
Ma molto ancora va fatto.
Quella che ci sta preoccupando in maniera particolare è la Polizia di Stato perché non vediamo -vorremmo sbagliarci- quel cambiamento che sarebbe tanto necessario per adeguare quel Corpo alle esigenze che derivano dall’operare in una terra sotto schiaffo da parte della camorra.
Le nostre preoccupazioni aumentano con l’andata via dal vertice del Commissariato di Terracina della Dr. Rita Cascella, ottimo dirigente e brava investigatrice.
L’ideale sarebbe quello di assegnare ai vertici dei Commissariati pontini tutti uomini e donne provenienti da lunghe esperienze nei settori speciali, come è stato fatto con il Commissariato di Cassino, in provincia di Frosinone, al cui vertice è stato assegnato da qualche anno Francesco Putortì, dirigente con lunga esperienza nella DIA.
I risultati con lui si sono subito visti!!!
Invece dalla provincia di Latina i migliori investigatori – da Nicolino Pepe, ad Alessandro Tocco, da Cristiano Tatarelli a Rita Cascella – vanno via e non vengono sostituiti con dirigenti altrettanto preparati e capaci.
Noi abbiamo fatto qualche proposta al Capo della Polizia, il quale ci ha risposto assicurandoci che proporrà agli organismi centrali competenti l’esame di quanto gli abbiamo prospettato.
Ma il problema è che la provincia di Latina ha una classe politica così ottusa e insignificante che non è in grado di comprendere quali sono le necessità e le criticità sia sul piano generale che, in particolare, su quello della sicurezza.
Gli unici – dobbiamo dirlo per onestà -che stanno dimostrando un certo grado di sensibilità e di voglia di agire al riguardo sono i parlamentari del M5S e, in particolare, Cristian Iannuzzi che ci ha sempre risposto positivamente quando gli abbiamo chiesto di intervenire su certe situazioni.
Ma da parte di tutti gli altri, a cominciare da quelli del PD, una serie infinita di bla bla, di proclami, di annunci generici, di slogan, senza un minimo di seguito concreto.
Eppure essi stanno al governo e potrebbero direttamente risolvere i problemi senza dover ricorrere ad altri.
Vergogna!
Se dipendesse da noi li manderemmo a casa per sostituirli con persone più capaci, più cariche, più desiderose di battersi per un cambiamento reale.
Ma noi facciamo altre cose e non possiamo e dobbiamo interferire nelle vicende interne dei partiti.
E, purtroppo, ci vediamo costretti a fare quello che dovrebbero fare altri e non fanno.
C’è un problema serissimo che riguarda la “qualità” degli apparati investigativi e giudiziari.
Ci vorrebbero Procure più attente, più veloci nell’analizzare a fondo i rapporti, le informative che dovessero giungerle da presidi di polizia solerti ed attivi.
Ci vorrebbe nei vari presidi di polizia personale più preparato in materia di indagini di carattere finanziario, economico e patrimoniale.
Ci vorrebbe più coordinamento ed un uso più razionale delle varie forze in campo.
E ci vorrebbe, al riguardo, soprattutto al sud della provincia di Latina, a Fondi per esempio, qualche reparto della DIA, o dei ROS o del GICO.
Ci sono strutture murarie e logistiche mastodontiche ed inutilizzate in gran parte, come la Caserma della Compagnia della Gdf di Fondi o quella della Stazione dei Carabinieri di Sperlonga, che potrebbero, volendolo, ospitare uomini ed apparati, come le sale intercettazioni, ad iosa.
Ma a chi vai a dire queste cose?
Chi è in grado ed ha voglia di ascoltarti???
Abbiamo ripiegato su richieste più limitate come quelle che riguardano la creazione di un supercommissariato, con un
primo dirigente, a Formia e con la conseguente soppressione del Commissariato di Gaeta che non serve a niente; abbiamo proposto, ad evitare le spese che deriverebbero per l’istituzione di un nuovo presidio, di rafforzare la Questura e i Comandi provinciali della Gdf e dei CC con una ventina di soggetti cadauno di persone appartenenti allo SCO, al GICO o allo SCICO, ai ROS.
Tutti movimenti interni, quelli da noi suggeriti, che non richiederebbero la micidiale trafila di passaggi nei Ministeri e nel Consiglio dei Ministri e che richiederebbero, peraltro, tempi brevi e, soprattutto, spese limitate, ma parli al vento.
E così di indagini nemmeno l’ombra, se non vengono da fuori e, mentre si grida che a Gaeta, Formia ecc. si sospetta che si siano fatti (si fanno ancora???) summit dei camorristi dei vari clan, dai casalesi ai Lo Russo e così via, o che ci siano ville dove si è nascosto indisturbato perfino Michele Zagaria, la situazione sembra non cambiare affatto.
Anzi!!!
Con un popolo inerte e in gran parte omertoso, una gerarchia ecclesiastica silenziosa, una classe politica che è quella che è e via dicendo…
Siamo veramente nella mani di Dio (per chi ci crede, ovviamente).
Poveri noi!