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TANGENTI & MONNEZZA. Dall’ordinanza, saltano fuori altre indagini, stavolta della Dda, su noti politici e noti imprenditori della provincia di CASERTA

Abbiamo selezionato 3 piccoli stralci dell’ordinanza firmata dal gip Ivana Salvatore che abbiamo anche pubblicato integralmente in calce al nostro articolo

CASERTA – La cosa più importante che ci racconta la parte iniziale dell’ordinanza dei 20 arresti per la tangentopoli della monnezza è che sugli argomenti in questione ma anche su alcuni degli indagati esiste anche un’indagine aperta, da parte della Dda. Sui personaggi senz’altro visto e considerato che la procura della repubblica di Santa Maria, nel portentoso materiale investigativo che ha dato corpo alla propria richiesta di applicazione delle misure cautelari ha inserito anche molta documentazione proveniente dalla Dda di Napoli: intercettazioni, sommarie informazioni testimoniali, acquisizione di atti amministrativi, accertamenti presso la banca dati INPS eccetera.

Nel paragrafo dedicato alla genesi dell’indagine, il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Ivana Salvatore, fa anche un preciso riferimento al fascicolo aperto dalla dda di Napoli, precisamente il numero 8488/2015. Dunque un’indagine piuttosto giovane che di qui a qualche tempo potrebbe produrre altre conseguenze e altri problemi a alcuni degli indagati.

Soprattutto in ballo ci sono migliaia di intercettazioni in cui si incrociano le voci di imprenditori, politici visto e considerato che i coinvolti sono un presidente della provincia, che è anche sindaco, altri due primi cittadini tutt’altro che irrilevanti come peso specifico e una pletora di assessori comunali. E’ evidente che in una rete di intercettazioni di questo tipo passano aprirsi delle nuove possibilità investigative. Ed è proprio quello che ci dice questo stralcio iniziale.

Un altro passaggio che ci piace, perchè no, un pò vezzosamente, citare è quello relativo allo spaccato sociologico, anzi socio criminale descritto dalla giudice Salvatore. Che dire: siamo d’accordo? I nostri lettori sanno bene che non occorre nemmeno applaudire dato che queste analisi le leggono da anni e anni su Casertace.

Questo scrive il gip in un passaggio che insieme ad altri pubblichiamo nella sua versione integrale in calce a questo articolo: “Il ricorso a pratiche illecite per garantirsi l’aggiudicazione di appalti non è però, limitato al settore dei rifiuti, apparendo l’intero territorio della provincia di caserta soffocato da un’endemica quanto pervasiva corruttela, che pregiudica la corretta amministrazione della cosa pubblica e determina il sostanziale inquinamento del sistema economico-imprenditoriale, consentendo ad alcuni operatori di conquistare una posizione di oligopolio, agendo in sinergia con pubblici amministratori corrotti.”

Avete letto bene? “En-de-mi-co”, vediamo se c’è qualche professorone che osa ancora dire che Casertace eccede inserendo il dato antropologico come attore agente della corruzione sistemica della provincia di Caserta-

Gianluigi Guarino

 

 

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELL’ORDINANZA

 

 

 

in ALLEGATO TROVI LE IMMAGINI CON L’ORDINANZA

 

 

 

 

 

 

 

PUBBLICATO IL: 29 settembre 2016 ALLE ORE 11:40 fonte:www.casertace.net