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Tagli ai bilanci delle forze dell’ordine, della DIA e della Magistratura

Latina, 22-03-2006

FINALMENTE! MA COME SI CONCILIANO, MINISTRO PISANU, LE SUE DICHIARAZIONI CON I TAGLI IMPOSTI DAL GOVERNO BERLUSCONI, DI CUI FA PARTE, AI BILANCI DELLE FORZE DELL’ ORDINE, DELLA STESSA DIA E DELLA MAGISTRATURA???

A riconoscerne la necessità è, finalmente, lo stesso Ministro Pisanu: bisogna affinare le capacità d’indagine. “I risultati migliori contro la ‘ndrangheta-egli ha dichiarato a commento dell’operazione di arresto degli esecutori dell’assassinio Fortugno, -non si ottengono con la militarizzazione del territorio, ma con l’affinamento delle capacità investigative, con la caccia ai latitanti, con la lotta all’inquinamento delle amministrazioni e degli appalti pubblici, con l’aggressione sistematica ai patrimoni illeciti ed ai grandi affari di mafia”

HA DIMENTICATO, CARO MINISTRO PISANU, IL REQUISITO PIU’ IMPORTANTE:

… E CON LA VOLONTA’ POLITICA (CHE SEMBRA NON ESSERCI, SE E’ VERO, COME E’ VERO, CHE IL GOVERNO BERLUSCONI, DEL QUALE LO STESSO MINISTRO FA PARTE, HA TAGLIATO DI OLTRE IL 20%, POCO PIU’ POCO MENO, I FONDI DESTINATI ALLE FORZE DELL’ORDINE, ALLA STESSA DIA ED ALLA MAGISTRATURA).

Sono anni che noi stiamo dicendo queste cose. Le mafie sono “IMPRESA” ed è sul versante economico che esse vanno combattute. Al di là delle dichiarazioni di Pisanu, invece, noi ci troviamo di fronte a realtà che non ci convincono. In questi giorni abbiamo ricevuto una notizia di cui, però, dovremo rilevare la fondatezza; , una notizia, però, estremamente grave se risultasse fondata. Essa si riferisce alla provincia di Latina, ma potrebbe riguardare tutto il Paese. Polizia di Stato e Guardia di Finanza avrebbero accesso alla “banca dati” della Camera di Commercio, al contrario dei Carabinieri. Gradiremmo sapere, se la notizia fosse fondata, come farebbero i carabinieri, privi appunto dei dati sulle imprese, a contrastare la criminalità organizzata quasi del tutto impegnata ad investire i suoi immensi capitali illeciti in attività economiche.

E che le mafie puntino tutto sul versante dell’economia è dimostrato, oltreché dai singoli fatti cui assistiamo quotidianamente, anche in un Rapporto redatto dalla confederazione agricoltori CIA e presentato in questi giorni. Secondo tale Rapporto le mafie dispongono anche i prezzi di frutta e verdura che noi mangiamo. L’indagine è stata fatta dalla CIA in tutti i mercati ortofrutticoli del Paese, da quello di Fondi dove (scrive Caterina Pisolini sulla Repubblica del 22 marzo scorso) “poche settimane fa diverse persone sono state arrestate, a Vittoria in provincia di Ragusa, da Padova a Bologna”. La Pisolini continua scrivendo: “Un dossier, raccolto a fatica fra silenzi e paure (quelli di cui abbiamo parlato noi a proposito del MOF, ndr), che racconta i diversi modi attraverso i quali la malavita organizzata mira ad ottenere il controllo del commercio dei prodotti ortofrutticoli il cui valore ogni anno è di otto miliardi di euro. Come?Obbligando gli imprenditori, con minacce e soprusi, a vendere a prezzi che spesso non arrivano a coprire i costi di produzione ed aumentando il prezzo al consumo”

Questa è la triste realta’. L’insistenza dei nostri inviti agli operatori del MOF di Fondi a collaborare con la Magistratura e con le forze dell’ordine informandole di quanto avviene nella struttura, è determinata dalla consapevolezza della necessità di mettere fine a questa triste realtà. Se non si aiutano forze dell’ordine e magistratura a far luce su un sistema di vessazioni di cui molti parlano timidamente, ma senza fornire prove, si macinerà sempre aria fritta. E’ bene che gli operatori del MOF se ne convincano una buona volta per sempre!