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Studiare stili, comportamenti, culture, strategie della mafia

30/8/2004

COMUNICATO STAMPA

Si parla di mafia improvvisando in maniera disarmante ed ignorando di studiarne stili, comportamenti, culture, strategie. Non ci stancheremo di affermare che la mafia, oggi, non è più costituita dall’…”uomo con la coppola”. Essa è stata da tempo sostituita dai cosiddetti “colletti bianchi”, dall’uomo della porta accanto, da colui, cioè, che sta nelle banche, nelle istituzioni e così via. Essa è “impresa”, che investe i suoi immensi capitali provenienti da attività illecite e li trasforma in leciti. E’ sulla “provenienza” di questi capitali, quindi, che magistratura, forze dell’ordine – ma anche le altre istituzioni e tutti i cittadini – debbono aprire gli occhi. Bisogna intervenire a monte, prima e non dopo che il male è stato fatto. Ci sono, ad esempio, ditte note per le loro pesanti posizioni debitorie presso INPS e INAIL e che, improvvisamente, mostrano di avere una disponibilità finanziaria notevole. Ha mai indagato la Guardia di Finanza per scoprire le ragioni di questi improvvisi arricchimenti?

C’è un problema, come si vede, di “qualità investigative”: bisogna innalzarne il livello, dotando le forze dell’ordine di “intelligenze”, mezzi, energie, di cui oggi non dispongono nel sud del Lazio. E’ riduttivo, in quest’ottica, quanto sostiene il sindaco di Formia in una sua recente dichiarazione alla stampa, che vuole “fatti precisi, situazioni patrimoniali, licenze edilizie e commerciali equivoche”. E’ proprio sicuro, egli, che la città di Formia con i suoi settori: commerciale, immobiliare, industriale, ecc. siano stati risparmiati dalla “piovra”? Ed i beni sequestrati e confiscati alla Mafia? Noi temiamo che la situazione non sia proprio quella che sostiene il dott. Bartolomeo, che pure stimiamo ed al quale siamo grati per essere stato l’unico sindaco della provincia di Latina che ha consentito alla nostra Associazione di organizzare. presiedendolo – un importante Convegno proprio sui problemi della presenza mafiosa sul territorio pontino.

Ma quali “fatti” bisogna ancora attendere, quando la Mafia (mafia in senso lato, quindi camorra, ‘ndrangheta, cosa nostra ed anche mafie straniere: non dimentichiamo il caso della nave “21 Ottobre” sequestrata per anni nelle acque di Gaeta ed implicata nei traffici di armi) quotidianamente acquista appartamenti, negozi, fabbriche, stabilimenti balneari, ristoranti (ci si informi sulla vicenda giudiziaria Coppola a Minturno, per citarne una), o costruisce palazzi e così via?
Stiano attenti, invece, particolarmente i sindaci quando rilasciano concessioni edilizie, autorizzazione, ecc. o, peggio, quando invitano alle gare d’appalto o affidano lavori di “somma urgenza” a ditte ufficialmente “pulite”, ma talvolta legate, in maniera indiretta, a personaggi “chiacchierati”.

LA SEGRETERIA