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Storie di Pastena. Cambia il vento, cambiano i comportamenti…

Nove giorni e mezzo

Questa è una storia da guinness dei primati , una vicenda che fa capire come i fatti siano spesso condizionati dai protagonisti che irrompono sulla scena e subordinati ai loro reconditi e insondabili propositi.

Questa è la storia di un povero cristo, ultrasettantenne, pelle scura e già cotta dal sole, lineamenti scarni , mani callose , braccia robuste, di poche parole abituato alla fatica e al sudore, la storia di chi all’alba ha già ripulito la stalla e accompagna la moglie in dialisi.

Questa è la storia di uno che come tanti ha usato l’eternit, fino al 1992 cancerogeno perché contenente l’amianto, per coprire una stalla praticamente contigua alla sua camera da letto.

Non sappiamo l’epoca della costruzione ma circa una settimana fa è stata indirizzata al comune una richiesta per accertare la pericolosità del materiale posto a copertura del capannone che potrebbe, liberando particelle nell’aria, causare guai seri alla salute pubblica.

Il tempo di leggere la missiva, informarsi dagli organi competenti sulle procedure da intraprendere e già oggi a soli 9 giorni dalla denuncia i dipendenti dell’ARPA si sono presentati sul posto per gli accertamenti tecnici.

Ad eccezione di qualche telefonata e di un colloquio con il diretto interessato altro non mi è stato concesso di fare, tutto predisposto e preparato nemmeno il tempo di scrivere che già sono arrivati gli ispettori regionali, tutto è filato liscio, tutto fatto celermente tutto meravigliosamente in ordine. Questa è la storia di un povero cristo che ha il capannone dove alleva i bovini, coperto in eternit, che vive a ridosso di una montagna lavorando dalla mattina alla sera e con la moglie in dialisi. In nove giorni hanno fatto tutto.

Quella che vi racconto adesso è un’altra storia con altri protagonisti, altri interessi e soprattutto altri tempi e riguarda gli accertamenti dell’eventuale presenza di rifiuti tossici su un terreno di proprietà dell’ex sindaco di Pastena.

Il prossimo 22 giugno ci saranno i tecnici nel nicaf (nucleo investigativo centrale di polizia ambientale e forestale) per fare un primo sopralluogo, su un terreno che negli anni passati è stato usato dai cantieri della TAV per smaltire il materiale derivante dalla costruzione della linea ferroviaria Roma-Napoli.

Son passati quasi quattordici anni per ottenere dallo Stato un intervento adeguato in grado di certificare se il nostro territorio è immune dalle contaminazioni dei rifiuti pericolosi e se la nostra salute non è messa in pericolo da inquinanti ambientali in grado, come i metalli pesanti di infiltrare le falde acquifere ed entrare nel ciclo biologico delle piante e degli animali.

Tempi diversi, ruoli diversi, protagonisti diversi.

Da una parte un povero allevatore ormai in pensione e dall’altra un ex sindaco appena dimissionato dal voto popolare.

Due storie diverse, due mondi diversi, due problemi accomunati soltanto da un probabile inquinamento ambientale , di diversa entità e di diverso impatto per la salute dei cittadini. Nel primo caso solo 9 giorni nel secodo caso quasi quattordici anni dopo una pressante esposizione sulla stampa, interviste in tv e interrogazioni parlamentari.

Due storie, due pesi e due misure, ma è questa l’Italia che vogliamo cambiare.

Ci potrebbero essere due giovani che pur avendo lo stesso sogno potrebbero avere destini diversi perché l’uno figlio di un povero cristo e l’altro invece di una persona che conta. Debbono poter contare i loro sogni ed entrambi devono trovare nelle istituzioni i mezzi per poterli realizzare.

una incredibile storia di malgoverno locale !

È passato un mese dalle elezioni e tante cose ancora devo raccontarvi di questi giorni fenomenali per lavoro, emozioni, partecipazione popolare e incresciose conoscenze che vengono fuori dagli archivi comunali.

Carte protocollate, controfirmate, portate in visione o fatte pervenire a mezzo di raccomandata o con messi giudiziari che affranti dal caldo giungono sudati in comune per consegnare l’ennesimo atto ingiuntivo.

Un grande buco nero di cui non si riesce a vedere il fondo, parcelle bloccate da anni, conti da chiudere, somme che aumentano con il ritmo vertiginoso degli interessi e della mora.

E cosa possiamo farci, mettiamo tutti in fila e avanti uno alla volta…

Oggi si è vista l’ennesima storia di malgoverno e di spreco delle risorse pubbliche messe in atto dalla passata amministrazione, una pessima cultura del bene comune, un disgraziato sistema di gestire gli appalti e i lavori pubblici.

Una nota ditta di Ceprano,vincitrice di un appalto di poco superiore ai cinquecentomila euro, è in causa con il Comune di Pastena con una richiesta di indennizzo di 703.000 euro. Alla stessa ditta un paio di mesi fa addirittura sono stati affidati i lavori di manutenzione della stessa illuminazione pubblica e allora qualcosa non quadra….

Questa ditta dopo che già ha ricevuto oltre quattrocentonovantamila euro per i lavori di installazione della pubblica illuminazione eseguiti nel 2006, ha chiesto al nostro comune un risarcimento di ulteriori settecentotremila euro !

Se perdiamo la causa sono ulteriormente compromessi i servizi per i cittadini e anzi per mantenerli occorrerà pagare più tasse e questo solo perché nel 2006 per ottenere qualche voto in più i pali si moltiplicavano a vista d’occhio senza una preventiva razionalizzazione dei costi e una regolare messa a punto delle procedure d’appalto.

Se il Comune dovrà pagare questa enorme cifra le responsabilità saranno solo ed unicamente della cattiva gestione della cosa pubblica, dell’assalto senza regole alle istituzioni, della assoluta mancanza di trasparenza e di controllo .

Se il comune dovrà risarcire 703.000 euro i cittadini vorranno sapere perchè è successo tutto questo e se ci sono state negligenze o ruoli tecnici che non hanno esercitato in pieno le loro funzioni istituzionali.

Intanto anche la Corte dei Conti sta svolgendo delle indagini sullo svolgimento sgangherato di un appalto che rischia di pesare come un macigno sul futuro delle casse comunali. Anche qui voci e sussurra da brivido, confidenze e ipotesi che ci proiettano in un retrobottega della politica fatto di accordi sottobanco e di complicità che lotteremo con ogni mezzo.

Farò del mio meglio per difendere gli interessi dei cittadini e intanto aspettiamoci grandi novità nei prossimi giorni che spero di potervi raccontare sempre con la solita puntualità e franchezza.