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Sostituzioni nella Giustizia a Latina

Arriva in un momento molto delicato Nunzia D’Elia, il nuovo procuratore aggiunto della Procura di Latina. Proprio all’indomani della decisione del Csm di non prorogare l’incarico come procuratore capo a Giuseppe Mancini. Ieri mattina il nuovo procuratore ha preso servizio ufficialmente insieme al presidente della sezione penale, Pier Francesco De Angelis.
Entrambi, provenienti da Roma, hanno ricevuto l’incarico nell’aula della Corte d’Assise del Tribunale di Latina davanti a Guido Cerasoli (presidente del Tribunale) e ai giudici Nicola Iansiti e Costantino De Robbio. De Angelis ha auspicato di «poter lavorare per migliorare la grave situazione di disagio in cui si trova il Tribunale di Latina». «Ho trovato – ha detto il nuovo presidente della sezione penale – un clima di grande collaborazione tra i colleghi. Questo mi fa piacere e soprattutto è un ottimo presupposto per lavorare insieme tentando di arginare al meglio i problemi del Tribunale».
Sulla stessa linea le dichiarazioni di Nunzia D’Elia: «Ho apprezzato il clima di grande accoglienza che ho trovato qui a Latina. Adesso ho bisogno di un po’ di tempo per conoscere l’ufficio della Procura, per ambientarmi e iniziare a lavorare nella condizione migliore. Devo dire di aver trovato colleghi molto competenti». La D’Elia è arrivata a Latina in un momento piuttosto delicato per la Procura. Il Csm ha infatti bocciato la richiesta di Giuseppe Mancini per la proroga del suo incarico come procuratore capo. In attesa della nomina del nuovo procuratore, Nunzia D’Elia svolgerà un ruolo chiave alla guida della Procura nel momento in cui il plenum del Csm dovesse confermare il “no” a Mancini. Per la nomina del nuovo procuratore capo ci vorrà presumibilmente molto tempo visto che il posto sarà assegnato con un concorso.
Nunzia D’Elia, 56 anni, ha lavorato come giudice presso il Tribunale dei Minorenni di Bologna. Nel 1991 è diventata pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Roma all’interno del pool appositamente costituito per i processi contro i reati di violenza, soprattutto quelli nei confronti di minori. Si è occupata anche di casi clamorosi come quello del prete accusato di aver abusato di due ragazzine durante una confessione a Roma, e di numerosi episodi legati alla pedofilia e alla violenza sulle donne. De Angelis, invece, si è occupato come gip dell’incidente avvenuto Roma nel quale hanno perso la vita due ragazze di Cisterna.

MARCO CUSUMANO

(Tratto da Il Messaggero)