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Sopprimiamo il commissariato della polizia di stato di Gaeta e potenziamo la compagnia dei carabinieri

SOPPRIMIAMO IL COMMISSARIATO DELLA POLIZIA DI STATO A GAETA E RAFFORZIAMO QUELLI DI FORMIA E FONDI

Un gravissimo errore è stato quello che ha riguardato la soppressione della Brigata della Guardia di Finanza a Gaeta, una città la cui economia è, in una parte significativa, infiltrata dalle mafie.

E’ inutile ripetere sempre le stesse cose relativamente all’avvenuta individuazione di soggetti sospettati di collegamenti con “cosa nostra” nel Porto, con la Banda della Magliana in via Pisa, con la ‘ndrangheta, con la camorra.

Quello che stupisce è l’incomprensibile silenzio che ha avvolto una vicenda inquietante: quella che ha riguardato l’invio di pallottole a due consiglieri comunali della passata amministrazione. Si è indagato al riguardo? Che cosa è stato scoperto? E’ stato segnalato il “caso “ alla DDA?

Ne riparleremo.

Quello che di recente, però, ha sconcertato maggiormente l’opinione pubblica sono stati due fatti:

il primo riguarda la nota di un componente della Squadra Mobile della Questura di Latina, segretario del sindacato di polizia della CISL SIULP che, sconfessando tutto quello che Ministero degli Interni, DNA, DDA, DIA, Procure e lo stesso suo sindacato stanno denunciando da anni a proposito della presenza mafiosa nel sud pontino, ha negato in sostanza l’esistenza delle mafie sul territorio (e come possiamo combattere le mafie in queste condizioni!!!???… );

il secondo riguarda l’improvviso silenzio e la marcia indietro del Sindaco di Gaeta che, dopo aver definito la sua città “lavatrice di denaro della camorra “ ed essersi impegnato ad istituire subito un Tavolo permanente della sicurezza, non parla più. Cosa lo ha indotto a cambiare idea e progetti???

Il lavoro che noi facciamo giorno dopo giorno-lavoro che non si esaurisce, come molti sono soliti fare, in ricostruzioni storiche e sociologiche sulle mafie-ci consente di affermare che, al contrario di quanto ha sostenuto il poliziotto-sindacalista del SIULP-CISL della Mobile di Latina, la situazione è gravissima.

Questa constatazione ci induce a chiedere con forza, fra l’altro, una ristrutturazione delle forze in campo.

La Polizia a Gaeta non serve e deve, quindi, andare via, come si è già fatto (sbagliando) con la Guardia di Finanza. C’è un Commissariato a Formia, a 6 chilometri da Gaeta. Si riorganizzi bene quello, perché ce n’è veramente ed urgentemente bisogno, dopo il trasferimento a Latina del suo ex dirigente Nicolino Pepe (altro grosso errore, questo trasferimento!).

Si trasferisca il personale, in servizio ora a Gaeta, parte a Formia e parte al Commissariato di Fondi, presidio quest’ultimo che ha estremamente bisogno di un potenziamento, stante la situazione drammatica esistente su quel territorio.

A Gaeta bastano i Carabinieri, che, però, vanno rafforzati ed invitati, peraltro, ad accentuare il loro impegno contro la criminalità organizzata investigando sulla “provenienza “ dei capitali investiti e che continuano ad essere investiti in continuazione.

Dolenti note, quest’ultime. Le INDAGINI PATRIMONIALI, che non sono state fatte e né si fanno.

Se non si fanno le INDAGINI PATRIMONIALI, non si combattono le mafie. Più volte abbiamo. suggerito, inascoltati come sempre, al dirigente del Commissariato di Gaeta di acquisire presso le agenzie immobiliari della città o presso l’ufficio provinciale degli atti immobiliari l’elenco di tutti i contratti di compravendita di immobili e terreni stipulati negli ultimi venti anni. La stessa cosa si sarebbe dovuta fare presso l’Ufficio Tecnico del Comune relativamente alle concessioni edilizie ed alle “dia”. Se si fosse fatto ciò, sarebbero state scoperte cose estremamente interessanti ai fini dell’individuazione degli acquirenti, , provenienti, per lo più, dal casertano e dal napoletano.

Non si è fatto, purtroppo. E ciò è grave, gravissimo

Vogliamo invertire la rotta, cari Prefetto Frattasi, Questore D’Angelo e Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza???