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SOLDI SPORCHI | ‘Ndrangheta, 35 imprenditori in manette fra Reggio e Cosenza

Maxioperazione della Guardia di Finanza coordinata dalle Dda rette da Cafiero de Raho e Gratteri. In ginocchio i colletti bianchi dei clan Piromalli, Muto e Lanzino-Ruà. Sequestrate 54 imprese. Nel mirino gli appalti alla Provincia di Cosenza

Giovedì, 19 Gennaio 2017 06:41 Pubblicato in Cronaca

SOLDI SPORCHI | 'Ndrangheta, 35 imprenditori in manette fra Reggio e Cosenza

REGGIO CALABRIA Maxioperazione contro l’imprenditoria di ‘ndrangheta in Calabria. Per ordine delle Dda di Reggio Calabria e Catanzaro un provvedimento di fermo è stato emesso nei confronti di 35 imprenditori, considerati punto di riferimento per i clan Piromalli, Muto e Lanzino-Ruà e per questo accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso in atti pubblici. Sotto sequestro sono finite 54 importanti società, molte delle quali con sede a Roma.
Due i filoni di indagine riuniti nella maxi-operazione eseguita oggi dagli uomini della Guardia di Finanza. Il primo, coordinato dalla Dda di Reggio Calabria, ha permesso di accertare come fra il 2012 e il 2015 il potentissimo clan Piromalli, grazie ad un noto gruppo imprenditoriale, abbia messo le mani su 27 gare, aggiudicandosi importanti – e remunerativi – appalti pubblici nell’area della Piana di Gioia Tauro. Stesso metodo, ha scoperto la Dda di Catanzaro utilizzato dal clan Muto nella zona dell’alto Tirreno cosentino e dal reggente della cosca cosentina Lanzino-Ruà-Patitucci, che in questo modo si è aggiudicato i più importanti appalti della Provincia di Cosenza nel periodo 2013/2015.
I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 presso il comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria, alla presenza del procuratore capo della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, unitamente al procuratore aggiunto Calogero Gaetano Paci, e del procuratore capo della Procura della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, unitamente ai procuratori aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Luberto.

Alessia Candito

a.candito@corrierecal.it