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Sogliano Cavour, mafia & politica: indagato ex sindaco

Sogliano Cavour, mafia & politica: indagato ex sindaco

Paolo Solito è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Colpo di scena ieri mattina, durante il processo nato dall’operazione «Contatto»

REDAZIONE ONLINE

28 Gennaio 2021

SOGLIANO CAVOUR – L’ex sindaco di Sogliano Cavour Paolo Solito indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.

Colpo di scena ieri mattina, durante il processo nato dall’operazione «Contatto»: il pubblico ministero della Dda Carmen Ruggiero ha convocato Solito (teste dell’accusa) in qualità di testimone assistito, informando il collegio che l’ex primo cittadino è indagato in un procedimento connesso per concorso esterno in associazione mafiosa.

Così come previsto dal codice Solito, assistito dall’avvocato Fritz Massa, si è avvalso della facoltà di non rispondere, in attesa di conoscere nel dettaglio le contestazioni che gli sono rivolte dalla Procura.
È stato invece rinviato l’esame del collaboratore Vincenzo Antonio Cianci, colui che per primo ha tirato in ballo Solito.

Il 33enne di Sogliano si è soffermato, durante gli interrogatori dinanzi agli inquirenti, sui rapporti del clan di appartenenza con l’amministrazione comunale, all’epoca dei fatti.

Il pentito ha dichiarato di avere ricevuto la somma di 30mila euro per sostenere la candidatura dell’allora sindaco Paolo Solito e dell’ex assessore alle politiche sociali, Luciano Biagio Magnolo, finito sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa. E ha sostenuto che i due inviavano il “pensiero” ai Coluccia (ritenuti dalla Procura a capo dell’associazione mafiosa) . Solito, inoltre, avrebbe favorito alcuni suoi parenti, nell’assegnazione di case popolari.

Quando furono rese note le dichiarazioni di Cianci – nel novembre del 2019 – Solito si dichiarò subito estranei ai fatti.
«Ovviamente ha detto un cumulo di falsità – disse all’epoca l’ex sindaco – non ho mai dato neanche un centesimo a questa persona. Ha fatto e continua a fare ancora danni a questa comunità, infangando il nome di persone per bene, al di là della mia figura. Lo conosco, certo, a Sogliano ci conosciamo tutti, ma lui non mi ha mai chiesto soldi nè io glieli ho mai dati: fra l’altro lui ha sempre detto che avrebbe sostenuto un altro candidato. Credo voglia avvalorare il suo status di collaboratore facendo delle dichiarazioni per così dire clamorose e che dal mio punto di vista si possono facilmente smentire. Durante il primo mandato ce l’aveva con me perchè avevo vinto le elezioni, mentre lui aveva preso le parti dell’altro candidato».
Anche ieri, al termine dell’udienza, Solito ha dichiarato di essere tranquillo, ritenendo le accuse che gli vengono rivolte del tutto infondate.
Il processo è stato poi aggiornato al prossimo 31 marzo, e si ripartirà proprio dalla deposizione di Cianci.
Le date successive verranno stabilite dal nuovo collegio, poichè a breve cambierà uno dei giudici.

Fonte:https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/