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Soffiate alla cricca Verdini dall’ex ad Anas indagato, ma confermato da Salvini

L’INCHIESTA DEI PM DI ROMA – Gli atti. Il 28 settembre ’22 Pileri dice: “Lo avevamo sistemato bene Simonini, ha dato doc. segreti, ha commesso un’ingenuità”

DI MARCO LILLO E VALERIA PACELLI – Il Fatto Quotidiano

5 GENNAIO 2024

Fabio Pileri, il socio di minoranza nella Inver di Tommaso Verdini, racconta quel che loro hanno fatto per Massimo Simonini, ex Ad di Anas e attuale Commissario Straordinario di due grandi opere italiane, la Statale 106 ionica in Calabria e la E78 Fano-Grosseto. Poi lo stesso Pileri dice anche quel che il commissario Simonini nella sua precedente veste di Ad ha fatto per loro. Tutto è chiaro nelle sue parole, da riscontrare certo, ma pesanti. Quello che è meno chiaro è perché Giorgia Meloni lasci al suo posto Simonini, nominato sì dal predecessore Mario Draghi nell’aprile 2021, ma mantenuto dall’attuale Governo e addirittura potenziato con un decreto firmato dal ministro Matteo Salvini, di concerto con Giancarlo Giorgetti, che attribuisce al Commissario per la SS 106 Ionica 3 miliardi di euro da spendere in 15 anni. Il 28 settembre del 2022, due mesi dopo le perquisizioni subite a luglio 2022 da Tommaso Verdini e Pileri, quest’ultimo parla a Pasquale Ciccone (non indagato) di Simonini, rimosso da Ad Anas a fine 2021.

Fabio Pileri (P): No non era morto Massimo, l’avevamo sistemato bene fidate (…) era commissario di due opere

Ciccone (C): Ferrovie l’ha fatto fuori

P: No è sospeso… (…) vorrei capi’ perché è sospeso, secondo me è sospeso lui perché (…) è stato accusato all’inizio di aver dato dei documenti segretati a Tommaso (…) Secondo me i documenti so’ però riservati, lui non glielo poteva da’. (…) Secondo me eh… lì è stata commessa un’ingenuità mi sa (…) anche da Massimo… però Massimo non pensava che Tommaso

C: Si però tu potevi dire io questa cosa non te la posso fa’

P: Ma certo ma io ci rimasi perciò, perché poi lui è stato sempre uno preciso…

C: (incomprensibile) era qui dentro era seguito

P: Eh lo so… però tesoro mio io facevo veni’ qui l’Amministratore Delegato chi lo vedeva… eh i clienti so’… mi chiamavano tutti i giorni, a un certo punto non si sa quanti consorzi che dovevo cosa… oh, io cioè io utilizzavo le armi che potevo (fonetico) e Massimo lo sapeva che… ma l’ha fatto guarda… l’ha fatto poi in un momento in cui al Governo ancora ci stava… c’era il Pd, c’erano i 5 stelle no da sto punto di vista non gli posso dì niente a Massimo Simonini.

Quando Pileri critica l’ingenuità di Simonini sta parlando del rapporto del servizio audit interno di Anas contenuto in una busta, spedita da Tommaso Verdini e sequestrata dai pm, a giugno del 2022. Quell’audit era stato portato, per i pm, da Simonini a una cena con Verdini jr. Di certo il mittente del plico sequestrato era Tommaso Verdini. Il destinatario era Bonsignore. Il report di Anas riguardava proprio due questioni che interessavano l’imprenditore ed ex politico democristiano, cioè l’autostrada Orte-Mestre e la Statale ragusana. Alla fine il plico era stato sequestrato il 25 giugno 2022 e aperto dai pm. L’ex Ad di Anas è stato perquisito nel luglio del 2022 ed è indagato con Bonsignore, Verdini jr e Pileri perché per i pm Simonini metteva a disposizione le sue funzioni in Anas in cambio della promessa di intervento grazie al peso politico istituzionale dei coindagati per favorirne la riconferma all’Anas o comunque la sua ricollocazione in posizione di vertice in altre società. Il 19 ottobre del 2022 Pileri spiega a un altro amico non indagato come era andata la storia dell’audit: “Siccome Bonsignore doveva ripreparare tutta una relazione per ripresentare il nuovo ‘PI E’ (fonetico), stavano qui, come è solito, a cazzeggiare Bonsignore, mo hai capito pure i soggetti, e… se ne va via. Giorno dopo con Massimo trova ‘sto plico… lo chiama, dice ‘Vito, ti sei lasciato il plico…’ oh, dice e… lui dice ‘Vabbè, ma che cazzo me ne frega (…)’. ‘No’ dice ‘senti, famo le cose fatte bene, famme trovare gli uffici per la relazione fatta bene’, dice ‘…dove te lo posso manda’ (incomprensibile) ‘na via?’ E gli dà l’indirizzo dell’ufficio de Torino. Tommaso, la mattina, prima de anda’ via (…) incarica la segretaria, scende, questi stavano fuori e fanno il sequestro del plico”.

Nelle informative la Finanza ricostruisce anche i rapporti pregressi. Il 26 ottobre 2021 la GdF monitora una cena al ristorante Pastation alla quale partecipano Denis e Tommaso Verdini, Fabio Pileri, Massimo Simonini e Vito Bonsignore. “A tale cena – scrive la GdF – due giorni dopo, è seguito un incontro, presso l’ufficio di Simonini tra il medesimo e l’Avvocato Bianchi Alberto, nell’interesse della M.E.C. S.p.A società riconducibile a Bonsignore, al fine di discutere, tra l’altro, del progetto per la realizzazione dell’autostrada ‘Orte-Cesena’ rispetto alla quale Simonini si è mostrato favorevole e disponibile a cercare delle soluzioni per uscire dalla empasse creatasi a seguito della mancata indizione della gara per la scelta del concessionario. Sul tema, infatti, l’Ad pro tempore ha rappresentato che per l’Anas sarebbe stata un’opportunità ‘entrare nel promotore’, suggerendo di recarsi al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per capire se vi fosse ancora l’interesse alla realizzazione dell’opera e rappresentando che, in caso positivo, anche Anas ne avrebbe tratto giovamento. In merito, Bianchi – prosegue la GdF – sottopone l’opportunità di redigere una nota che Simonini accoglie di buon grado, purché tale documento sottolinei la necessità di realizzare l’infrastruttura, ripercorrendo le tre linee guida della nota inviata da Anas al Ministero. La circostanza – scrive la Finanza – si ritiene investigativamente conferente alla luce del fatto che, dopo mesi di silenzio sulla vendita dei progetti di Bonsignore concernenti il progetto dell’autostrada Orte-Mestre e il progetto dell’autostrada Ragusa Catania, a seguito della cena del 26 ottobre 2021 pianificata da Verdini Tommaso, l’Ad di Anas torni a considerare attuale la questione a tal punto da conversarne nei giorni successivi con persone interne ed esterne ad Anas”. Bianchi era il presidente della Fondazione renziana Open. Al Fatto spiega: “In qualità di componente del collegio difensivo incaricato di tutelare gli interessi del R.T.I. dichiarato promotore del project financing per la realizzazione della Orte-Mestre ho adempiuto al mandato professionale conferitomi finalizzato a verificare la percorribilità di una definizione transattiva del contenzioso giudiziario in essere dal 2016 che vedeva e vede Anas tra i soggetti coinvolti”.

fonte:https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/01/05/soffiate-alla-cricca-verdini-dallex-ad-anas-indagato-ma-confermato-da-salvini/7401255/