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So solo una cosa,di non sapere niente ! Pensavo che …………………i Prefetti avessero l’obbligo di “prevenire”………………..,ma dimenticavo o ,peggio,non sapevo che essi sono per lo più ,indipendentemente dalle qualità umane e morali dei singolo, l’espressione del sistema……………..

“SO SOLO UNA COSA,DI NON SAPERE NULLA”

L’espressione che si attribuisce a Socrate ti ritorna
alla mente con prepotenza ogni volta che,non più
giovane, ti illudi che l’esperienza acquisita nella tua
lunga vita ti abbia messo nelle condizioni di capire
tutto.
Non è così perché più sai e più ti rendi conto di non
sapere niente di fronte all’infinità del sapere.
Stamane a Napoli,nella rituale riunione degli amici
dell’Associazione Caponnetto,si é ragionato sulla
“qualità” delle classi politiche e burocratiche che
governano la Campania ed il Paese e sulla loro
disponibilità ad essere funzionali al “sistema” ed a
piegarsi ad esso.
Si parlava soprattutto dei doveri e sul ruolo dei
Prefetti,su quello che essi sarebbero tenuti a fare e su
cosa fanno sul versante della “prevenzione” nel campo
della criminalità.
E’ prevalsa una tesi del tutto pessimistica che inquadra
i Prefetti -ma non solo essi-,al di là  delle qualità
umane e morali del singolo,come il prodotto e,al
contempo, l’espressione del “sistema”.

Talché si é concluso che il ruolo svolto dai
Prefetti,”buoni” o “cattivi” che si vogliano  definire
singolarmente, é quello che punta a  tutelare,al di là
delle apparenze di ogni singolo,il “sistema”.
Anzi,essendo i Prefetti i rappresentanti massimi e
diretti sul territorio del governo centrale ed essendo
questo un organo politico,essi vengono scelti proprio
dal “sistema” del quale,quindi,sono i figli.
Chi non si mostra  funzionale al “sistema” resta
escluso dalla rosa dei prescelti e viene relegato ai
margini della vita delle Prefetture ,senza essere mai
messo nelle condizioni di fare carriera.
Si stava ragionando sui cambiamenti intervenuti o che
stanno per intervenire nelle grandi città e nelle grandi
Prefetture,a cominciare da quelle di
Roma,Napoli,Caserta e tante altre ancora.
Orbene,se la realtà é questa ed il “sistema” é quello
che conosciamo,c’é da sperare poco o  niente nella
possibilità di un cambiamento in meglio.
Anzi,tenuto conto del fatto che il “sistema” va sempre
più peggiorando  in maniera irreversibile,non c’é che
aspettarsi il peggio.
Aveva proprio ragione Socrate:so solo una cosa,di non
sapere niente.
Queste cose le diciamo non per far perdere la speranza
e disseminare disperazione,ma,al contrario, per
rendere cosciente la gente – e,soprattutto,noi stessi che
ogni giorno ci troviamo costretti a prendere contatti
con queste realtà e con questi soggetti – della

drammaticità della situazione in cui viviamo e delle
grandi difficoltà che  ci troviamo di fronte.
Ha proprio ragione la nostra cara amica Rita
Pennarola la quale nel suo ultimo libro ha parlato di
un vero e proprio gole avvenuto  in Italia.
Un  golpe   che é avvenuto negli anni andati,al
momento della caduta di Prodi ,ad opera soprattutto di
una parte considerevole della stessa  “sinistra”,ma che
continua in maniera silenziosa,non cruenta  e
strisciante nei giorni che viviamo.