Comitato di fatto in difesa dei diritti e interessi collettivi dei cittadini
istuito in data 23/06/99 – Pres. (avv.) Francesco Fusco
sede, via N. Sauro, n. 7 – 04022 Fondi (LT)
tel. 0771-51.20.40 fax 51.20.41 cell. 338-2667351
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il Comitato è apolitico senza finalità di lucro con struttura volontaria Chiunque può sollevare una problematica collettiva
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Lettera Aperta ai cittadini di Fondi
e, per conoscenza
Associazione Regionale per la lotta contro le illegalità e le mafie Lazio “AntoninoCaponnetto”
Sig. Pres. Cusani, mi permetta di contraddirla
In relazione alle affermazioni rese dal Presidente della prov. di Latina, Cusani, succintamente, in provincia non c’è mafia, è la stampa che insiste a dire che c’è criminalità facendo fuggire le imprese:
sig. Pres. Cusani, mi permetta di contraddirla, infatti, la VS. affermazioni sembra essere in contraddizioni, con quanto è stato detto e affermato da diverse fonti autorevoli. Ecco solo alcuni esempi:
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L’ultima relazione redatta dalla Direzione Nazionale Antimafia ha individuato ilComune di Fondi (oltre quello di Terracina, Formia e Gaeta) , come i centri in cui le mafie sono, in provincia di Latina, maggiormente presenti ed attive e non sembra, che da parte delle istituzioni locali interessate si sia messa in atto una strategia efficace di contrasto; quindi il timore è che tali situazioni possano aver influenzato anche la condotta di parte sia delle istituzioni che del mondo della politica.
I PM Antimafia hanno detto che la situazione è grave e che esistono strutture ben radicate che dobbiamo fronteggiare adeguatamente.
Il Magistrati De Ficcky ha richiesto più controllo del territorio, la società civile e le istituzioni, come le procure, devono contribuire con più efficacia al controllo del territorio, nella lotta quotidiana alla mafia.
Negli interventi del sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli Antonello Ardituro, di Giuseppe Astorre della commissione parlamentare antimafia, dei sindacalisti Antonio Turri, Antonio Mattia e Marco Galli, è stato osservato che certe situazioni esistenti nel tessuto socio-economico del Lazio meridionale, e della provincia di Latina in particolare, favoriscono le infiltrazioni della camorra, della mafia e della ‘ndrangheta. Si è parlato anche del caso Fondi e il segretario regionale dell’associazione “Caponnetto”, Elvio Di Cesare, ha invitato il sindaco Luigi Parisella a costituirsi in giudizio nei processi in corso per reati di stampomafioso
Il rapporto sulla criminalità organizzata nel Lazio presenta elementi preoccupanti anche per Fondi, infatti, c’è una corposa parte dedicata anche a Fondi, interessi nel commercio e nell’edilizia, le organizzazioni si saldano con gruppi locali.
Sospetti che sono nati da accertamenti e ricerche serrate e che si sono trasformati in fatti, l’idea che presto si è fatta spazio tra gli inquirenti è stata che ci fosse un legame stretto tra mafia e politica, una convinzione per la quale è stata istituita unaCommissione d’accesso chiamata ad indagare presso il Comune di Fondi per verificare coinvolgimenti con la malavita.
II sostituto procuratore antimafia Luigi De Ficchy, a proposito della criminalità organizzata nel Lazio, ha più volte ripetuto: «Troppo spesso sento da una parte sopravvalutare un singolo episodio e dall’altra minimizzare il fenomeno nel suo complesso. Questo comportamento viene tenuto a volte da persone che sono interessate ad affermare che nel territorio di loro competenza va tutto bene…». Le attività privilegiate dalla criminalità sono quelle «economico-finanziane come riciclaggio, bancarotta, truffe, estorsione e usura. Queste attività -continua De Ficchy – rappresentano a volte la base per il controllo di attività commerciali e imprenditoriali. Da qui la criminalità è arrivata al controllo di settori e attività merceologiche, in particolar modo in alcuni quartieri della capitale e in alcune città del Lazio,prevalentemente nel sud pontino… Nel Lazio, purtroppo, siamo in ritardo rispetto alla possibilità della prevenzione, ma possiamo ancora cercare di contrastare unradicamento ulteriore delle organizzazioni criminali».
Per farlo, però, occorre che almeno si riconosca che la mafia esiste, come stanno documentando quotidianamente i media locali. Nella pianura pontina, sostiene l’associazione contro la mafia Libera «la situazione è sicuramente aggravata dal clima omertoso che si va instaurando in vasti strati della popolazione che tende a ‘convivere’ con le mafie. Gli esempi non mancano di referenti mafiosi in alcuni settori della politica e del mondo degli affari».
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La affermazione di basso profilo tenuto dal Pres. Cusani, sembra essere quindi espressione di una sottovalutazione grave degli elementi che stanno emergendo che non possono destare allarme e preoccupazione viva fra i cittadini onesti della provincia di Latina e del Comune di Fondi.
Fondi lì 28/06/2008
pace e bene, Francesco Fusco