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Sicurezza e rifiuti, gaffe della Polverini

“Creerò un osservatorio”, ma esiste da anni. Bonino al Santa Lucia: salvare le eccellenze
«Creare un osservatorio su sicurezza e legalità». È l´ultima proposta di Renata Polverini. Peccato che l´Osservatorio regionale su legalità e sicurezza sia una solida realtà. Come sa bene Enzo Ciconte, che lo presiede da 5 anni: «Una gaffe clamorosa: l´Osservatorio esiste dai tempi di Storace. A gennaio 2009, in consiglio regionale, ho fatto una relazione sulle mafie nel Lazio. Nei prossimi giorni uscirà un dvd. Abbiamo fatto una quindicina di relazioni sulla criminalità, anche con dati ufficiali». Per saperlo «bastava chiedere a Del Balzo e Fazzone, l´uomo più potente di Fondi, cittadina di cui ci siamo occupati molto per il tasso d´inquinamento mafioso».

Lo scivolone, per Ciconte, conferma «che la destra parla di sicurezza, ma non conosce gli strumenti che la Regione ha adottato per supportarla». Secondo passo falso sui rifiuti. «La Regione – tuona Polverini – non è stata in grado, in 5 anni, di trovare un´alternativa a Malagrotta». Stavolta risponde l´assessore Giuseppe Parroncini: «Forse non sa che trovare un´alternativa a Malagrotta compete al Campidoglio, guidato dal 2008 da Alemanno; alla Regione spetta l´autorizzazione». Lei non si scompone, in tv da Klaus Davi parla di tutto: di abiti («Non ho “lookologi”, faccio da sola, anche perché sono un po´ allergica»); di adottare un bambino: «Un percorso difficile», ma «nella vita non ho escluso nulla»; di omosessuali: «Ho tanti amici gay, tra cui una del Pd, Paola Concia. Non credo che per loro il matrimonio sia una priorità». Ma è l´ennesima gaffe: «Capisco le esigenze elettorali – replica pronta la deputata democratica – ma Renata sa bene che, da amica, l´ho invitata al mio matrimonio e lei ha accettato».

Per la Bonino l´appoggio pieno di D´Alema: «Il Pd dev´essere onorato di sostenerla», e dell´ex tennista Adriano Panatta: «Voto Bonino, ci mancherebbe». Mentre lei, sostenuta pure dall´astrofisica Margherita Hack, che sarà capolista della Federazione della sinistra alle prossime regionali, entra nel “cuore” della sanità laziale. Prima va al Sant´Andrea: «Chi dice che abbasserà le tasse dice una sciocchezza – denuncia – Se i conti non sono in ordine, Irap e Irpef non possono essere abbassate». I tagli? «Non bisogna fare di ogni erba un fascio, ma capire dov´è l´eccellenza liberandola dalle zavorre. Per questo voglio gli Stati generali della sanità».

Poi all´Irccs Santa Lucia, dove come sempre arriva carica di cartelline; nell´incontro col direttore generale Amadio elenca cifre e fa domande a raffica. Come dice spesso: «So, ho studiato stanotte». La visita dura più del previsto. Emma si ferma con tutti: i medici, i terapisti, i ragazzini disabili della squadra di basket che le regalano la t-shirt “Salviamo il Santa Lucia”; il cappellano con cui parla del Dalai Lama. Un sanitario la ferma nei corridoi: «Se bastasse il suo profilo, la sua umanità, avremmo già vinto». Poi è dai bambini che fanno riabilitazione. Ai genitori in lacrime che le chiedono impegni risponde: «Solo chi ha avuto in famiglia drammi del genere sa cosa vuol dire quando l´amore non basta, servono cure, competenze. Nessuno avrà il coraggio di chiudere una struttura come questa. Ma oltre a tamponare, dobbiamo dare stabilità». Le famiglie incalzano: «Lei è forte, ma subirà pressioni». Sorride: «Le ho subite anche da ministro. Non mi spaventano, a 62 anni non ho neanche più il problema di far carriera».

(Tratto da Repubblica)