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Siamo particolarmente preoccupati per la situazione esistente nel sud pontino e,in particolare,a Gaeta.Ci sembra di rilevare un clima di indifferenza e di impunità davvero inquietanti.Perché tutto ciò???????…………………….

Perché? La questione é incentrata tutta su questa domanda: perché?
Perché non si indaga come si dovrebbe indagare sia a Formia,come ad Itri,a Minturno e,soprattutto, a Gaeta?
A Formia,a dire il vero,ci sono sia i Carabinieri che la Guardia di Finanza che operano benino,soprattutto quest’ultima che,purtuttavia ,dovrebbe essere rafforzata per quanto riguarda il nucleo CO composto oggi da appena un paio di persone. Dalle notizie pervenuteci  in merito al numero degli accessi ai documenti del Comune  sembra che la Guardia di Finanza sia la prima con un gran numero,seguita ad un pò di distanza dai Carabinieri,mentre la Polizia di Stato occupa l’ultimo posto con un numero assolutamente irrilevante.Aspettiamo però una conferma prima di impostare delle azioni al riguardo.
Siamo veramente preoccupati perché ,se non si interviene e si risolve questo problema,stiamo regalando definitivamente la provincia di Latina e ,più in generale,il Basso Lazio,alla camorra ed alle altre organizzazioni criminali.
Una camorra rivestita e ripulita,in abiti nuovi,fatta di gente in giacca e cravatta,che investe e cerca di non dare all’occhio non sparando ma comprando ed occupando spazi vitali nell’economia e nella società,per non dire nella politica e nelle istituzioni come appare da talune inchieste giudiziarie,tipo “Formia Connection” e le “Damasco”.
Incontrastata –  la camorra – a quanto pare,se non fosse  per l’intervento dei   corpi speciali da Roma o da Napoli e,comunque,su stimolo delle due DDA,mai o quasi mai spontaneamente.
Noi abbiamo sollevato il problema da qualche anno e lo abbiamo fatto e continuiamo a farlo a gran voce: sopprimete il Commissariato a Gaeta e concentrate tutto il personale a Formia,ad appena 6 chilometri da Gaeta,in modo da evitare un dispendio inconcepibile di risorse e di uomini e creando un supercommissariato con l’istituzione ,peraltro,di una sezione distaccata della Squadra Mobile di Latina ed un primo dirigente,come a Scampia,che lo diriga.Occorre personale esperto e specializzato che attualmente manca sia a Formia che a Gaeta,i cui territori sono insidiati da presenze davvero inquietanti.Ci fermiamo qua perchè non possiamo andare oltre per ovvie ragioni.
Parole ,le nostre,al vento spese in una situazione che fa venire i brividi.
La settimana scorsa  ci siamo dovuti interessare della vicenda del megapacheggio sotterraneo  a Villa Sirene a Gaeta.Partiti , consiglieri di minoranza ed un comitato di cittadini del quartiere hanno affrontato il problema da un punto di vista urbanistico e geologico e,appena avuta comunicazione  della mancata presentazione di una qualsiasi offerta da parte dei privati nella gara di appalto indetta dal Comune,si sono dichiarati soddisfatti e ritengono evidentemente  esaurito il loro ruolo.Il nostro compito é stato ed é  ben diverso  perché riguarda il problema dell’identità di “chi” investirà  somme milionarie,tenuto anche conto del fatto che si dice che il “piano parcheggi sotterranei” elaborato dal Comune prevederebbe la realizzazione di ben 7-8 di essi.
Milioni e milioni di finanza privata la quale non investe a costo zero né per fare della beneficenza.30 anni,infatti,di gestione ad essa affidata di tali megaparcheggi,che significano la svendita totale del patrimonio cittadino non si sa a “chi”.
Abbiamo ovviamente scritto a tutti,dal Capo dello Stato,al Presidente del Consiglio dei Ministri,al Ministro degli Interni,alla Direzione Nazionale Antimafia,alla DDA,invitandoli ad accendere i riflettori su una situazione estremante pericolosa che potrebbe calamitare sulla Città del Golfo e sull’intero sud pontino  una montagna di milioni di euro di sospetta “provenienza”.Stiamo chiedendo anche al Prefetto di Latina di esercitare quelle funzioni di prevenzioni antimafia che in provincia di Latina sembrano del tutto sconosciute,o quasi,istituendo un “Collegio di Ispettori” in base all’art.14 D.L 152/91 conv.nella L.203,sempre del 91.
Resta,comunque,il problema centrale che riguarda la qualificazione del lavoro investigativo.Noi non riusciamo a comprendere  “cosa” c’é alla base di un’inerzia che appare in maniera vistosa e che fa apparire Gaeta e,più in generale il sud pontino,come una sorta di enclave  da parte di soggetti che non di certo li hanno scelti per motivi turistici.
Vedremo.
Intanto stiamo facendo altre verifiche su talune situazioni.
                                                                                                                                      Associazione Caponnetto