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Siamo nel 2004 e “Il Corriere della sera” pubblica il seguente articolo. Gli atti dell’inchiesta sono pubblici e tutti quindi possono leggere il testo delle intercettazioni telefoniche fatte dalla Polizia di Stato di Formia nella quali taluni politici chiedono voti alle persone inquisite. Perché la Procura di Latina ha archiviato la parte dell’inchiesta che riguarda il “voto di scambio”???e perché la Procura di Perugia non interviene???

In carcere boss e tre affiliati del clan Bardellino. Perquisita la casa dell’ assessore provinciale Silvio D’ Arco

Latina, s’ indaga sui voti della camorra ai politici: 4 arresti

LATINA – La firma della camorra sulle estorsioni alle cooperative sociali. E l’ ipotesi del «voto di scambio» tra i boss e gli esponenti politici. La testa del clan dei Bardellino è stata tagliata ieri mattina al termine della prima fase dell’ operazione «Formia connection» scattata nell’ ambito di un’ inchiesta della Procura sui taglieggiamenti ai danni di alcune cooperative sociali che gestivano servizi per conto del Comune della località marina. Il «blitz» è scattato poco dopo le sei e mezza, quando gli agenti hanno circondato e setacciato la lussuosa villa in cui il boss della famiglia originaria di Caserta, Angelo Bardellino, abitava con la moglie e la figlia nel verde del parco Tirreno, a Formia. Stessa scena nelle residenze di Tommaso Desiato, Giovanni Luglio e Maurizio Petronzio, gli «uomini d’ onore» che gestivano i rapporti con le cooperative. In una di esse, la «Solidarietà», i camorristi avevano fatto assumere prima Luglio e poi Desiato, esercitando forti pressioni sul presidente. L’ inchiesta è stata avviata quando alcuni lavoratori hanno iniziato a denunciare ritardi nel pagamento degli stipendi. Una parte consistente dei soldi, 18 mila euro al mese che la cooperativa riceveva per la manutenzione dei parcheggi e delle strutture sportive, finiva infatti nelle tasche del clan. Un’ estorsione alimentata da pestaggi e minacce e proseguita fino all’ inizio della scorsa estate. Le intercettazioni ambientali e e le rivelazioni del presidente della cooperativa hanno consentito la svolta alle indagini del pm Giancarlo Ciani. Ma il filone investigativo che può riservare gli sviluppi più clamorosi è quello relativo al voto di scambio. Gli agenti della Squadra Mobile di Latina e del commissariato di Formia hanno perquisito una trentina di abitazioni, molte delle quali appartenenti ad esponenti politici di spicco. I nomi più importanti delle persone ufficialmente iscritte nel registro degli indagati sono quelli del segretario provinciale del nuovo Psi e assessore provinciale Silvio D’ Arco e di Maurizio Faticoni, consigliere comunale a Minturno. «Sono sereno – ha detto D’ Arco -, alle ultime provinciali neanche ero candidato. Non hanno sequestrato nulla in casa mia, ho la coscienza a posto».

Paolo Sarandrea