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Siamo addolorati! Ora il CSM nomini a Latina (come a Frosinone) un Procuratore Capo che abbia esperienza e volontà di fare guerra alle mafie!

Non è, quello nostro, il discorso del “a nemico che fugge ponti d’oro” perché non ci troviamo di fronte un “nemico”, ma un Magistrato.

E noi dei Magistrati non siamo “nemici”.

Anzi, è esattamente il contrario.

Ma siamo addolorati ogni volta che la Magistratura –che, malgrado i suoi difetti, resta in Italia l’unico presidio a difesa della legalità e dello Stato di diritto- si vede costretta a mettere in piazza alcune sue inadeguatezze.

In un Paese in parte ingrato e cieco!

Noi, quindi, siamo “ amici” dei Magistrati. Anche quando sbagliano. Purché in buona fede.

E noi pensiamo che certi “ sbagli” – se di “ sbagli “ si tratta – del Dr. Mancini, Procuratore Capo di Latina non confermato dal CSM nel suo incarico, sono stati compiuti in buonafede.

Come quello di non aver dato sufficiente importanza alla lotta contro le mafie in provincia di Latina.

Il CSM gli ha negato la riconferma richiesta.

Giriamo pagina e pensiamo al futuro.

Che vediamo preoccupante, dopo il trasferimento da Latina di un Prefetto del valore di Bruno Frattasi.

Proprio per questo, ora il CSM deve operare una scelta oculata al massimo.

Frattasi ha rappresentato una diga all’avanzata continua delle mafie. Insostituibile, secondo noi.

Almeno ci mandino un Procuratore Capo che, consapevole della gravità della situazione esistente in una provincia come Latina ormai in gran parte nelle mani delle mafie, abbia esperienza e soprattutto volontà di fare la guerra proprio alle mafie.

Che sono tante, anche nella politica e nelle istituzioni, oltreché nell’economia.