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Sia chiaro a TUTTI…..

Sia chiaro a tutti:

noi sappiamo ma non abbiamo le prove.

Non spetta a noi trovarle.

Se, poi, c’ è qualcuno che sostenga il contrario, lo sfidiamo ad invertire i ruoli e noi le troveremo e le esibiremo.

In provincia di Latina non si è indagato e non si indaga.

Punto.

Non saremmo arrivati al punto in cui ci troviamo, con le mafie dentro casa, se avessimo avuto livelli investigativi e giudiziari di diversi livelli.

E se avessimo avuto una politica diversa, istituzioni più accorte ed un’opinione pubblica più attenta e collaborativa.

Carmine Schiavone è dagli anni ’90 che ha fatto nomi e cognomi, ha descritto gli scenari, ha parlato di 50 “soldati” operanti in provincia di Latina e pagati a 3 milioni al mese.

Non ne è stato trovato uno solo.

Non è stato individuato “cosa” ognuno di essi ha fatto.

Non si sa dove essi sono finiti e, se per caso, siano ancora attivi e presenti fra di noi.

E stiamo parlando solamente dei Casalesi e non degli altri clan che ci sono a decine e che hanno comprato e comprano tutti i giorni, costruiscono, corrompono.

Ed allora delle due una, tertium non datur:

o a molti va bene così, o si è imbecilli ed incapaci.

Ognuno scelga.

Abbiamo mandato a tutti i sindaci del Lazio un nostro documento contenente le proposte che ogni amministrazione comunale dovrebbe adottare per combattere la corruzione e le infiltrazioni mafiose negli Enti locali e nella Pubblica Amministrazione.

Ci abbiamo lavorato oltre un anno.

Nessun Sindaco ha, ad oggi, risposto.

Carta straccia.

Abbiamo formulato al Ministro della Giustizia un piano di riorganizzazione delle Procure della Repubblica locali al fine di indurle a lavorare anche sul piano della lotta alle mafie applicando l’art.51 comma 3 bis del Codice di Procedura Penale, così come si fa in Campania da decenni.

Ci ha risposto che lo ha preso in considerazione e se ne sta interessando.

Speriamo.

Stiamo chiedendo da anni la riorganizzazione delle forze di polizia in campo mettendole in condizione di fare più un lavoro di intelligence e di lotta ai capitali sporchi.

Parole al vento.

Abbiamo doppioni, triploni, per fare ordine pubblico, la vigilanza ai campi sportivi ed alle manifestazioni o le scorte alle processioni, ma non abbiamo una persona preparata a fare le indagini patrimoniali, le visure alla Camera di Commercio, la ricostruzione dei filoni finanziari.

O se c’è, essa non viene valorizzata ed utilizzata.

Siamo ancora al “pensi a fare l’amministratore e non si occupi di fare il poliziotto” (Borsellino si sta agitando nella tomba a vedere quanti ipocriti che mentre lo esaltano da una parte lo ignorano dall’altra quando sosteneva che… è un errore imperdonabile pensare di sconfiggere le mafie accollando tutto il peso della lotta ad esse sulle sole spalle di forze dell’ordine e magistratura. ).

Sepolcri imbiancati!

Se qui non c’è una rivolta morale e politica contro le ambiguità di un “sistema” che talvolta-Giano bifronte-ci appare amico delle mafie, la guerra contro queste è persa definitivamente.