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Si ritiene…….”perseguitato politico”

“Sono un perseguitato politico”: condannato per concorso esterno alla ‘ndrangheta, l’ex deputato è latitante a Dubai tra yacht e ragazze

Amedeo Matacena (ex FI) intervistato da Presadiretta. La puntata “I mammasantissima” in onda lunedì 25 settembre alle 21.15 su Rai Tre

25/09/2017

Politica, ‘ndrangheta e massoneria. Più che un’inchiesta, quasi una spy story, dalla Calabria a Dubai passando per il Libano.

Nel giugno 2013 Amedeo Matacena, deputato di Forza Italia dal 1994 al 2001, è stato condannato in via definitiva per concorso esterno alla ‘ndrangheta per aver aiutato aiutato il clan Rosmini di Reggio Calabria. L’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola avrebbe cercato di far arrivare Matacena in Libano, dove attraverso relazioni politiche avrebbe potuto avere lo status di rifugiato politico. Oggi Scajola e la moglie di Matacena sono a processo per aver favorito la latitanza. L’ex deputato, invece, si è rifugiato a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti che con l’Italia non hanno un trattato di estradizione.

Il programma di Rai Tre “Presadiretta” ha raggiunto per la prima volta Matacena, che si definisce “costretto all’emigrazione, di fatto sono un perseguitato politico” ma intanto viene visto a Dubai a bordo di yacht di lusso.

L’intervista andrà in onda questa sera – lunedì 25 settembre – alle 21.15 nella puntata “I mammasantissima”, lunga inchiesta che entra nelle stanze segrete del potere politico criminale all’interno del quale si decide tutto: strategie economiche e politiche a livello nazionale.

Intervistata anche la presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi, che ha detto: “Non siamo ancora alle conclusioni definitive, ma i primi risultati del nostro lavoro dimostrano che tra i nominativi degli iscritti alle logge massoniche della Calabria e della Sicilia, ci sono alcuni condannati per 416 bis, quindi per associazione mafiosa, e un numero considerevole di situazioni giudiziarie in itinere, imputati, rinviati a giudizio, sia di reati di mafia che di quelli che comunemente chiamiamo i reati spia di comportamenti mafiosi o comunque di collusione con la mafia”. Ospite in studio il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, in prima linea nella lotta alla ‘ndrangheta.

Fonte:http://www.huffingtonpost.it/