Ieri abbiamo effettuato – comitati e cittadini del quadrante ovest della capitale – un sopralluogo nell’ area di Malagrotta insieme al Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Roma, Andrea De Priamo, al Presidente della Commissione Sicurezza Fabrizio Santori ed a Consiglieri del XV e XVI Municipio.
Risultato del sopralluogo è stato il seguente: si constata e si ribadisce che la situazione di Malagrotta (discarica, gassificatore, Raffineria di Roma, inceneritore dei rifiuti ospedalieri, depositi di carburante e gas, centrale elettrica, cave, traffico pesante) è sempre più difficile e ALLARMANTE.
Appare inconcepibile quindi che non si riesca ancora a localizzare un altro sito di discarica temporanea, che permetta di chiudere la discarica Malagrotta alla fine dell’ anno, conformemente agli impegni inderogabili assunti, al termine cioè dell’ ennesima proroga concessa dalle autorità per pura impotenza a risolvere l’ annoso problema rifiuti della capitale.
Tale sito temporaneo di discarica non deve necessariamente essere localizzato nell’ ATO del Comune, dato che Roma è anche la città delle centinaia di migliaia di pendolari che ogni giorno fanno il “commuting” dalla Provincia e dalla Regione. E a questo proposito sarebbe necessario e urgente sentire la risposta, o le risposte, del Presidente e dell’ Amministratore Delegato dell’ AMA che avevano ricevuto dal Sindaco di Roma l’ incarico di individuare e allestire il sito alternativo di discarica.
C’ E’ UN PROBLEMA DI CREDIBILITA’ ISTITUZIONALE CHE SI STA DELINEANDO IN TUTTA LA
SUA DELICATEZZA SE LA QUESTIONI RIFIUTI VERRA’ LASCIATA ANCORA UNA VOLTA NELLE
MANI DELL’ IMPRENDITORE PRIVATO, L’ AVV. MANLIO CERRONI, PRESIDENTE DEL COLARI (CONSORZIO LAZIALE RIFIUTI), CHE DA DECENNI DETTA LA POLITICA DEI RIFIUTI DELLA CAPITALE E DEL LAZIO.
IL DANNO ANCHE POLITICO CHE NE CONSEGUIREBBE POTREBBE ESSERE GRAVE.
Abbiamo chiesto perciò al Sindaco Gianni Alemanno di vigilare affinchè l’ orientamento ostinatamente “Cerroni-centrico” dell’ attuale Giunta regionale non comprometta e non stronchi sul nascere la sua decisione coraggiosa e giusta di dotare la capitale di una discarica pubblica, gestita conformemente ai criteri della direttiva europea sulle discariche e alla legge italiana che l’ ha recepita (Dlgs. n. 36 del 2003).
Per quanto riguarda poi l’ entrata in funzione a pieno regime del gassificatore, di proprietà dello stesso COLARI,
e la necessità di controlli ambientali seri e degni di fede, si allega la lettera ” rassicurante” ricevuta dal Capo della Direzione Regionale Energia e Rifiuti del Lazio, dott. Luca Fegatelli, in merito alla concessione all’ impianto dell’ A.I.A., l’ Autorizzazione Integrata Ambientale, concessione che avverrà “solo se il gestore avrà ottemperato agli obblighi imposti dagli atti amministrativi in essere” (che sono, per la verità, molto precisi e dettagliati, almeno sulla carta). Tale lettera è giunta in risposta alla nestra segnalazione circa la totale mancanza di informazione in merito ai monitoraggi e controlli ambientali a Malagrotta.
Chiediamo perciò al Sindaco, Primo Ufficiale Sanitario della Capitale, e all’ Assessore all’ Ambiente del Comune, Fabio De Lillo, di seguire molto da vicino anche la vicenda del gassificatore e dei controlli ambientali preventivi, tenuto conto del fatto che l’ area di Malagrotta è già ora – prima ancora cioè dell’ entrata in esercizio del gassificatore – un’ area ufficialmente classificata “a rischio di incidente rilevante”, per la quale lo stesso Comune di Roma, Dipartimento X, Servizio V.I.A.. aveva chiesto alla Regione Lazio, nel 2003 e poi di nuovo nel 2004, che venisse effettuato un necessario “STUDIO DI SICUREZZA INTEGRATO DELL’ AREA VASTA.” (che non è stato mai effettuato).
Ciao,
Sergio