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SERVONO SUPERCOMMISSARIATO,SQUADRA MOBILE E DIA A FORMIA SENZA SE E SENZA MA

Allarme criminalità nel sud pontino, l’Associazione Caponnetto: “Serve un super commissariato”

13 febbraio 2014

di Giuseppe Mallozzi

Un super commissariato di Polizia nel sud pontino. A chiederlo è Elvio Di Cesare, segretario dell’Associazione antimafia Caponnetto, in una lettera al capo della Polizia Alessandro Pansa, per presidiare una zona dove la situazione “rischia di diventare irreversibile”.

Un distretto a Formia. Il presidio, da individuare a Formia, vedrebbe il potenziamento dell’attuale Commissariato di Via Olivastro Spaventola, che diventerebbe un Distretto, con una sezione distaccata della squadra mobile di Latina, dotato di personale esperto in materia di lotta alla criminalità mafiosa e la delega, da parte della Procura Generale, alle Procure ordinarie del Lazio, ad occuparsi anche di reati associativi di natura mafiosa.

La lettera. “Decenni di disattenzione da parte delle Istituzioni centrali, e soprattutto locali – scrive Di Cesare – hanno determinato un fortissimo, pericoloso radicamento nella provincia di Latina e, in particolare, nel sud pontino, di un gran numero di soggetti criminali appartenenti per lo più alla camorra ed alla ‘ndrangheta. Tale fenomeno è stato ancor più aggravato dalle collusioni – talune accertate, come nei casi di Fondi, Formia e Nettuno e tal altre probabili – di costoro con elementi della politica e delle stesse istituzioni locali. Più volte la scrivente Associazione ha denunciato la scarsa attenzione a tale fenomeno da parte degli organi dello Stato e la conseguente assenza di un adeguato apparato investigativo e giudiziario in grado di svolgere una significativa e risolutiva azione preventiva e repressiva nei confronti della criminalità organizzata”.

Contro le mafie. Un distretto a Formia “contribuirebbe in maniera determinante a rendere più efficace l’azione dello Stato su un territorio, qual è quello indicato, completamente nella morsa della criminalità mafiosa”. La lettera è stata indirizzata anche all’On.Angelino Alfano, Ministro degli Interni, e all’On. Annamaria Cancellieri, Ministro della Giustizia.

Giuseppe Mallozzi