Sequestri ai boss e arresti ma anche controlli anti Covid della polizia a Palermo
06 Gennaio 2022
L’anno 2021 ha visto la Polizia di Stato impegnata a Palermo su più fronti sia con riferimento al contrasto della criminalità organizzata e diffusa sia sul fronte della tutela dell’ordine pubblico e dei controlli sul rispetto delle misure volte al contenimento dell’emergenza pandemica.
E’ opportuno premettere come questo anno appena concluso ha visto un cambiamento di passo, o meglio, di prospettiva e di approccio nell’attività di contrasto al crimine, scrive la Questura in una nota, in considerazione della peculiarità di questo territorio, nel senso che gli strumenti tecnico operativi di contrasto alla criminalità debbano necessariamente integrarsi ed essere complementari tra loro: le attività investigative coordinate dall’Autorità Giudiziaria volte al contrasto del crimine, in particolare quello mafioso, debbono essere necessariamente accompagnate da una contestuale, continua ed efficace attività operativa che utilizzi i numerosi strumenti a disposizione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, rivolti al presidio continuo e massiccio del territorio, con particolare riguardo a quei quartieri o porzioni dell’agglomerato urbano tradizionalmente infestati in modo pervasivo dalla presenza e dalla sottocultura mafiosa, sia per contrastare e reprimere tutti i fenomeni delittuosi o comunque illeciti, sia per affermare con la presenza la sovranità dello Stato e della Legge su tutto il territorio.
Questo metodo di lavoro, pensato e proposto dalla Questura, è stato discusso e adottato in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ed, in occasione del Comitato Nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi a Palermo il giorno di Ferragosto, è stato oggetto di vivo apprezzamento. Andiamo ora ad esaminare in sintesi le due modalità di contrasto, partitamente ma con la consapevolezza che esse sono le due facce della stessa medaglia.
Controlli di sicurezza ad Alto Impatto
Il contrasto al crimine diffuso si è contraddistinto per i servizi straordinari di controllo del territorio rientranti nel protocollo di sicurezza denominato “Alto Impatto” disposti dal Questore della Provincia di Palermo Leopoldo Laricchia, che hanno coinvolto i quartieri più problematici del nostro capoluogo e che hanno caratterizzato il dispiegamento delle diverse articolazioni della Polizia in svariate fasce orarie, soprattutto in quelle serali. La Polizia di Stato ha proseguito il suo impegno a fianco dei cittadini all’interno di quartieri con particolari criticità ove, storicamente, si registrano episodi di criminalità dalle sfacettate forme e che nel tempo sono diventate, per alcuni residenti, un vero e proprio habitus culturale. In questi quartieri, la Polizia di Stato ha voluto riaffermare la sua presenza con il duplice scopo di prevenire e sanzionare fatti di rilievo criminale e, soprattutto, di parlare alla parte sana della cittadinanza, trasmettendole un impegno di lotta contro ogni forma di illegalità, che è proprio il caso di definire “senza quartiere”.
Alcuni quartieri come il Cep – S.Giovanni Apostolo – Marinella –Ballarò- Vucciria – Zen- Borgovecchio- Brancaccio, sono stati presidiati con posti di controllo, perquisizioni, riscontri domiciliari su pregiudicati, operazioni antidroga, controlli anti assembramento e verifiche amministrative sugli esercizi commerciali. I servizi hanno visto impegnate praticamente tutte le articolazioni della Polizia di Stato: Commissariati di zona, Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico con le insostituibili Unità Cinofile, Reparto Prevenzione Crimine, Squadra Mobile e Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, che hanno operato, nell’arco delle 24 ore, all’insegna di un combinato disposto di programmazione operativa ed indagini “al dettaglio” svolte su strada.
Nelle 235 operazioni effettuate sono state controllate 17.830 persone e 7.884 veicoli, 286 esercizi pubblici, 22 persone tratte in arresto e 115 indagate in stato di libertà per vari reati. Inoltre, nel corso dei servizi, sono state elevate 650 sanzioni per violazioni al codice della strada, 159 veicoli sottoposti a sequestro, 279 contravvenzioni amministrative e 149 sanzioni per violazioni alle normativa sanitaria antipademica. Infine, è stata sequestrata Kg. 4,300 di sostanza stupefacente. Anche grazie a questa capillare attività di contrasto al crimine diffuso, mantenendo una presenza costante sul territorio, è stata alimentata la fondamentale attività info-investigativa, da cui poi sono scaturite alcune delle operazioni di Polizia Giudiziaria di contrasto alla criminalità organizzata, nell’ambito di una strategia complessiva.
Nell’ambito dei controlli amministrativi sono stati controllati 654 soggetti di cui 30 denunciati all’Autorità Giudiziaria e 53 all’Autorità Amministrativa, sono stati controllati 107 esercizi pubblici e 41 contravvenzionati mentre 12 sono stati posti sotto sequestro ed elevate sanzioni pari ad euro 121.990,08. Infine il Questore come Autorità di P.S., in base all’art 100 ha chiuso 12 esercizi commerciali.
I blitz contro i clan mafiosi
L’attività di Polizia svolta non ha, però solo aggredito il crimine nelle piazze, ma si è sviluppata anche attraverso lo svolgimento di operazioni di Polizia Giudiziaria nell’ottica di una strategia complessiva al contrasto al crimine; ad esempio, nel mese di luglio con l’operazione “TENTACOLI” la Squadra Mobile ha dato esecuzione al Fermo di Indiziato di Delitto nei confronti di 16 soggetti ritenuti a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, le famiglie colpite dai provvedimenti sono quelle di Brancaccio, della Roccella e di Corso dei Mille.
Nel mese di Novembre 2021 la Squadra Mobile con l’operazione “GAME OVER 2” ha eseguito 4 arresti per i reati di cui art. 416. 648 ter e 612 bis.
Nell’ambito dell’operazione denominata “SHOOWDOWN” nel mese di Aprile 2021 gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di soggetti di nazionalità nigeriana, resisi responsabili a vario titolo dei reati di traffico illecito di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione e delitti contro la persona.
Nel contrasto al traffico illecito di stupefacenti diverse sono state le operazioni concluse con successo dalla Polizia di Stato come quella effettuata dagli agenti del Commissariato di P.S. di Bagheria “OPERAZIONE OMBRA” unitamente ai Militari dell’Arma dei Carabinieri, che ha visto dare esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare per 4 persone e 25 persone denunciate, responsabili a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, trasporto, cessione, commercio e vendita di stupefacenti.
I poliziotti del Commissariato di Partinico con l’Operazione “MIRÒ” hanno eseguito 30 misure cautelari per i traffici delittuosi posti in essere da soggetti abitualmente dediti all’approvvigionamento ed al conseguente smercio di cocaina nel territorio di Partinico e di altri comuni palermitani e della provincia di Trapani.
Anche il Commissariato di P.S. Brancaccio ha assestato un duro colpo a quella che è considerata una delle tradizionali e più fiorenti piazze dello spaccio “al minuto” della città e dell’intera provincia palermitana, quella allocata in via Di Vittorio, allo Sperone con due operazioni: una nel mese di maggio denominata “TRANSIT” con 12 misure cautelari ed l’altra nel mese di ottobre con 6 misure cautelari.
Fatta luce su omicidi e tentati omicidi
Altro versante sul quale la squadra mobile ha ottenuto successo è stata la risoluzione di omicidi e tentati omicidi verificatisi nel 2021.
Il 9 marzo tentato omicidio in pregiudizio di C. E.; 1 arresto. Il 23 marzo duplice tentato omicidio in pregiudizio di C. G. e di C. A. con 6 arresti. Il 31 maggio tre arresti per l’omicidio di Emanuele Burgio. Il 23 giugno un arresto per il tentato omicidio di T. M e il 2agosto un arresto per il tentato omicidio di C. A. G. e S. M. C.
Inoltre nel 2021 sono stati tratti in arresto 137 rapinatori, 332 sono stati gli spacciatori arrestati o denunciati, 35 gli arresti per il reato di maltrattamenti in famiglia. Tra gli altri provvedimenti emessi dal Questore vi sono 20 Ammonimenti per Stalking, 65 Ammonimenti per violenza domestica, 86 individui sono stati proposti dal Questore per l’applicazione della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, una richiesta di limitazione della libertà personale al fine di scongiurare il compimento di ulteriori delitti di criminalità comune o aggravati dal metodo mafioso; 51 Divieti di Accesso alle aree del centro urbano emessi nei confronti di parcheggiatori abusivi, di pusher e 300 Avvisi Orali ed infine 18 Divieti di Accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive.
Sequestrati oltre nove milioni alle cosche
Nell’anno preso in considerazione l’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine a seguito di indagini patrimoniale ha eseguito 11 provvedimenti di sequestro per un valore complessivo di circa 3.000.000 di euro, di cui 7 nei confronti di soggetti appartenenti a cosa nostra e 5 provvedimenti di confisca per un valore di circa 4.000.000 di euro, ci cui 3 nei confronti di soggetti appartenenti a cosa nostra. In particolare si evidenza un provvedimento di confisca, su proposta del Questore di Palermo, per 2.000.000 di euro nei confronti di un esponente mafioso del quartiere “Acquasanta”.
I controlli anti Covid
Sotto l’aspetto delle gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica, l’attività di Polizia si è soprattutto evidenziata nella verifica circa il rispetto delle misure di contenimento previste dalla normativa in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica: dai servizi volti a verificare, ad inizio anno, il rispetto del lockdown, alle regole previste in “zona gialla”, “zona arancione” e “zona rossa”, nonchè l’utilizzo dei D.P.I., ai servizi svolti nell’ultima parte dell’anno volti a verificare il possesso della certificazione verde “base” o “rafforzata” da parte della cittadinanza per la fruizione dei diversi servizi e/o attività.
Due eventi in particolar modo hanno colpito l’opinione pubblica, ambedue risolti in poco tempo dalla Polizia di Stato. Nel primo caso, gli agenti della Polizia di Stato hanno individuato gli autori (un maggiorenne e due minorenni) di una vile aggressione omofoba, perpetrata in pieno centro cittadino, che tanto clamore ed indignazione aveva suscitato e che ha visto come vittime due ragazzi giunti in visita turistica nel nostro capoluogo lo scorso 29 maggio. Nel secondo episodio, tre soggetti con precedenti di polizia per diversi reati sono stati ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dell’aggressione perpetrata ai danni di due poliziotti lo scorso 1 giugno in Piazza Magione. I fatti si erano verificati durante i servizi di controllo straordinario del territorio disposti dalla Questura di Palermo in diverse piazze della movida cittadina, tra le quali piazza Magione, piazza S. Anna, piazza Caracciolo, e volti al rispetto dei provvedimenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Nella circostanza, durante un controllo di polizia i poliziotti erano stati aggrediti con calci, pugni e spintoni da un numero cospicuo di facinorosi che, infastiditi dall’attività di identificazione svolta dal personale operante, avevano reagito lanciando alcune bottiglie, prelevate dai cestini dei rifiuti.
In ultimo, si rammenta la nuova gestione dell’ordine pubblico nelle piazze interessate dalla movida cittadina – piazza Magione, piazza S. Anna, piazza Caracciolo – caratterizzata dalla creazione di varchi di accesso e di deflusso, per entrare e per uscire dalle aree interessate, al fine di contingentare il numero delle persone presenti e prevedere chiusura ad hoc, cercando di evitare così assembramenti pericolosi per la salute pubblica.