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Sequestrati altri 2 milioni a Di Maio. Confische ai Di Silvio e Ciarelli. Grazie alla Questura di Latina

Sabaudia. Lucci chiede le dimissioni da consigliere alla figlia dell’imprenditore

LATINA Altri due milioni di euro in meno per Salvatore Di Maio, imprenditore 63enne di Sabaudia e padre di Rosa, consigliere comunale e capogruppo dei Popolari liberali nella città delle dune, di cui ieri il sindaco Maurizio Lucci con una lettera ha chiesto le dimissioni proprio a causa delle vicende giudiziarie che coinvolgono lei e la sua famiglia. «Tutto il sequestrabile, finora, è stato sequestrato» – ha detto la dott.ssa Annabella Cristofaro, dirigente della Divisione anticrimine della questura di Latina, durante la conferenza stampa di ieri in cui insieme al dirigente della squadra mobile Cristiano Tatarelli ha parlato degli ultimi sequestri preventivi accordati dal Tribunale di Latina, a carico di diversi personaggi noti alle cronache pontine. Prende così il suo seguito l’operazione «Underwood» – sottobosco – durante la cui prima tranche erano stati sequestrati alla famiglia Di Maio di Sabaudia beni per circa 30 milioni di euro. L’ipotesi degli investigatori della polizia e della Dda di Napoli su Salvatore Di Maio, già rinviato a giudizio lo scorso maggio, sarebbe il suo presunto collegamento al clan camorristico Cava di Quindici (Avellino) nel riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite. I beni sequestrati nei giorni scorsi – una villa, due negozi e quattro terreni, tutto a Sabaudia – secondo la polizia erano intestati a un prestanome, il 27enne V.D. di Latina, collegato alle società dell’imprenditore. Provvedimenti, in distinti ambiti investigativi, anche per le famiglie Ciarelli e Di Silvio. Confisca, per circa un milione di euro, a Ferdinando Ciarelli (e famiglia), 47enne per cui il tribunale ha anche stabilito l’aggravamento della sorveglianza speciale emessa nel 2008, da 3 a 5 anni. Una villa, tre auto, 13.800 euro in contanti, 7 orologi di lusso, sei collane (tra oro e corallo), un anello, 6 bracciali e 5 paia d’orecchini d’oro sono ora di proprietà dello Stato. Il 47enne Ciarelli è attualmente ristretto per usura e tentata estorsione. Per suo cognato, il 44enne Armando Di Silvio detto «Lallà», è arrivato invece il sequestro preventivo di due case intestate alla convivente Sabina De Rosa. A Carmine Di Silvio, 37 anni, è stato invece sequestrato un terreno (intestato alla madre Maria Giuseppa). Totale: mezzo milione di euro. A Pietro Mazzucco, 33enne di Latina coinvolto nell’operazione antidroga «Chen» dei carabinieri lo scorso giugno, è stata confiscata una villa sulla Pontina del valore di 300mila euro.

Stefania Belmonte

(Tratto da Il Tempo – Latina)